Dopo l’intervento dell’adolescente al vertice sul cambiamento climatico Cop26 di Glasgow, Jeremy Clarkson ha scritto sul Sunday Times che Greta Thunberg avrebbe bisogno di una sculacciata: “Semplicemente – le parole del popolare conduttore britannico – non capisco il fenomeno Thunberg. Non sa come funziona il mondo, non ha educazione e non ha titoli, perché invece di andare a scuola è stata impegnata a navigare intorno al mondo in modo da poter essere scontrosa e violenta con gli adulti”. E quindi ha aggiunto: “Quello di cui ha bisogno è una sculacciata”.
Molti lo hanno criticato, ma lui nella propria rubrica sul Sun ha confermato e ha rincarato la dose: “Sono stato preso di mira per aver osato suggerire che Greta Thunberg è un fastidioso piccolo cumulo di ego che ha bisogno di una sberla sul sedere. Ma il fatto è che quando ero un ragazzino ed ero scontroso e maleducato mio padre mi sculacciava. E ho imparato abbastanza velocemente a piantarla. Quindi confermo quello che ho detto. È una piccola mocciosa petulante che non può assolutamente sapere di cosa sta parlando perché è giovane e sembra aver trascorso la maggior parte della sua vita scolastica fuori dall’aula, protestando contro qualcosa o altro, piuttosto che stare dentro a imparare cose. Quindi sì. C’è bisogno che qualcuno la schiaffeggi sul sedere e la mandi nella sua stanza”.
Per l’ex volto simbolo di Top Gear, Greta “ovviamente, col tempo, crescerà e se la metterà via. Tra venti o trent’anni, quando dovrà andare a prendere i figli a scuola, e dovrà andare dal parrucchiere per le cinque, e pioverà, salterà sulla Volvo proprio come tutti noi. E quando tornerà a casa e farà freddo, alzerà un po’ il riscaldamento e getterà un altro pezzo di carbone sul fuoco. La stessa cosa è successa a tutte quelle rockstar arrabbiate degli anni Settanta. Tutti urlavano e sbraitavano contro la guerra del Vietnam, contro i conservatori e sulla necessità di una maggiore uguaglianza. E dove sono adesso? A guidare le proprie Range Rover, ecco dove”.