Ferrari o Lamborghini, Rossi o Biaggi, Vasco o Ligabue, per non parlare, poi, di calcio e politica. Nell’Italia del confronto divisivo non poteva mancare, in tempi di Coronavirus, la spartizione tra i fanatici dello workout. Quelli, cioè, che in questo periodo di quarantena hanno trasformato in vere e proprie palestre alcuni angoli della loro casa. Dividendosi, ci sia perdonata la licenza poetica, tra “cyclettisti” e “tapisroulantisti”. Le differenze tra i due attrezzi da allenamento, in effetti, ci sono, non solo da un punto di vista di costi e di ingombri, ma anche di efficacia in relazione al tipo di risultato fisico che si vuole raggiungere. Lo spiega il professor Maurizio Di Renzo, docente di Scienze Motorie, titolare del centro MotusMente di Corropoli e preparatore atletico da due decenni tra i professionisti del calcio. Sette stagioni in Serie A, a fianco di Zenga, Lopez, De Canio, Giampaolo e l’ultima esperienza nel Crotone di Massimo Oddo. Lo abbiamo contattato attraverso la sua pagina Facebook - da cui dispensa (anche ai suoi studenti) consigli e video sull’attività fisica - proprio per rivolgergli la fatidica domanda: meglio la cyclette o il tapis roulant?.
“A certi livelli – ci ha risposto – è solo questione di gusti personali. È importante, soprattutto in questo periodo di restrizioni e preoccupazioni, dedicare alcuni minuti al giorno alla cura della forma fisica e da questo punto di vista poco importa se si sceglie di farlo su una cyclette o un tapis roulant, su un tappetino da fitness o sul divano. Produrre endorfine euforizza e, ora, ne abbiamo bisogno più che mai, anche per trovare una positività che ci consenta di approcciare in maniera adeguata le difficoltà che più o meno tutti viviamo. È innegabile, comunque, che delle differenze tra il ciclismo e la corsa, anche sostanziali, ci sono. Chiaramente non si tratta di differenze che rendono la cyclette migliore del tapis roulant o viceversa. Non sono due fedi alternative. Perché, anzi, una delle chiavi per ottenere buoni risultati è variare sempre il tipo di allenamento. Un attrezzo non è migliore o peggiore dell’altro, più semplicemente è diverso e risulta più o meno efficace rispetto al tipo di obiettivo che si vuole perseguire e alle problematiche con cui si fanno i conti. Piuttosto, un consiglio che mi sento di dare è quello di allenarsi sempre per gradi, stressando il corpo senza esagerare e, soprattutto, facendo lavorare tutte le catene cinetiche, anche con esercizi differenti da affiancare a quello principale, che sia la pedalata o la corsa”.
La cyclette
“Fa riferimento - ha spiegato il professor Di Renzo – ad un regime muscolare concentrico. Questo significa, in termini spiccioli, che c’è una efficacia non particolarmente elevata nel bruciare calorie: pedalando se ne smaltiscono di meno che correndo, a parità di tempo. È comunque un attrezzo ottimo per l’allenamento cardiovascolare e permette di non stressare particolarmente le articolazioni. Inoltre è fortemente allenante per la muscolatura degli arti inferiori pur risultando meno impattante e consente di lavorare sulle capacità respiratorie. In conclusione: la cyclette è adatta a tutti e, in particolare, a chi ha problemi articolari o alla schiena. Quelle moderne, inoltre, permettono di differenziare rapidamente anche i carichi e monitorare i parametri, ampliando in maniera notevole le possibilità di allenamento”. A quanto ci ha spiegato il professor Di Renzo, in favore della cyclette possiamo aggiungere costi mediamente più bassi rispetto al tapis roulant e minori ingombro e rumorosità.
E il tapis roulant?
“Nella corsa – ha aggiunto il professor Di Renzo – si fa riferimento, invece, ad un regime muscolare eccentrico-concentrico. La quantità di calorie che si riesce a bruciare è superiore rispetto alla maggior parte delle altre tipologie di allenamento e questo ha fatto del tapis roulant uno dei migliori alleati per chi, soprattutto, vuole perdere peso. Bisogna però dire che la corsa sul tapis roulant, rispetto alla corsa su strada o comunque all’aperto, è più economica per il fisico, ma rimane un ottimo esercizio. Anche perché, oltre a migliorare la circolazione e l’efficienza cardiaca, garantisce un adattamento muscolare più completo per essere eventualmente più pronti alla pratica di tante altre discipline sportive terrestri. Sul tapis roulant è maggiormente coinvolta anche la parte superiore del corpo, ma il risvolto della medaglia sta nella sollecitazione delle articolazioni, che lo rendono un attrezzo non adatto a chi soffre di specifiche problematiche”. A questo aggiungiamo, in favore del tapis roulant, che è meno statico rispetto alla cyclette, proprio per via della possibilità di modificare anche le pendenze oltre al ritmo, e più facilmente rivendibile sul mercato degli attrezzi sportivi usati.
Ok ma quindi?
Ricapitolando: cyclette meno calorie, ma anche meno stress per le articolazioni, meno casino per i vicini e meno costi; tapis roulant più adatto a perdere peso, permette una pereparazione più completa, ma più logorante, ingmobrante e costoso (anche se si rivende bene). Quale scegliere dipende, dunque, da questi fattori oltre che dall'ultimo, a nostro avviso definitivo, spartiacque: quale vi diverte di più? Occhio a non fare come noi però, che con sta scusa del divertimento, ci siamo comprati una PlayStation.