Lunedì 27 luglio. Stacco il telefono per qualche ora e quando lo riaccendo si è scatenato il putiferio: ho Facebook intasato, le chat di whatsapp piene di link che rimandano ad articoli surreali e su internet non si trova altro. Nel giro di qualche ora Andrea Bocelli si è trasformato in un negazionista sul tema coronavirus, Salvini ha detto che salutare toccandosi il gomito è la fine della specie umana e Lewis Hamilton ha pubblicato nelle sue stories Instagram un video delirante sul ruolo di Bill Gates nel campo dei vaccini che rasenta il complottismo.
Chi avrebbe mai pensato di unire nel titolo di un solo articolo due mondi lontani come quello del bel canto e della Formula 1? Avreste mai creduto possibile accostare i nomi di Lewis Hamilton e Andrea Bocelli? Magari sì, per una bella raccolta benefica, un evento esclusivo o un appuntamento importante ma sicuramente non per un giorno di follia in cui vaccini, negazionismo, coronavirus, Bill Gates e complottismo si mischiano in unico grande calderone fatto di dichiarazioni fuori luogo e di scuse accampate.
Bocelli ci mette la faccia di persona, alla Biblioteca del Senato, per un evento promosso da Vittorio Sgarbi al fine di riflettere su “Covid19, informazione scienza e diritti” ma il cui taglio negazionista è stato chiaro fin dal primo momento.
Sì, proprio Bocelli. Lui che il Covid lo ha anche avuto, lui che ha cantato a Milano nel giorno di Pasqua, in una Piazza Duomo deserta, nel ricordo delle vite che questa pandemia ha spezzato. Sì, proprio Bocelli si è alzato in piedi e ha detto: “Sono stato privato della libertà di uscire di casa, senza aver commesso nulla: non mi sembrava giusto né salutare rimanere in casa. Così ho trasgredito al lockdown perché che diamine: si sarà pur liberi di farsi contagiare! Conosco un sacco di gente, ma non conosco nessuno che sia finito in terapia intensiva, e allora forse forse tutta questa gravità...”.
Hamilton invece si fa sentire sui social, in perfetto stile Lewis. Mai troppo esagerato, pungente, con il fare chi lancia il sasso ma poi nasconde la mano. Posta un video nelle storie del suo profilo Instagram, un contenuto condiviso da un altro profilo in cui il tema non può certo essere frainteso: si tratta di un contenuto anti-vax in cui Bill Gates viene accusato di mentire sulle sperimentazioni del vaccino anti Covid.
Appena lo vedo mi sembra di sentire la voce della donna che alla manifestazione dei gilet arancioni disse: “Quando Conte telefona a Bill Gates sulle nostre spalle, prendendo 140 milioni, decide di iniettarci il mercurio nelle nostre vene e col 5G diventeremo dei piccoli robot”.
Quello di questo video è un livello di delirio certamente più accettabile ma un grave contributo alla diffusione delle fake news nel mondo e - soprattutto - Hamilton si pone come una voce conosciuta, istruita e potente che usa i suoi mezzi di comunicazione per diffondere un messaggio di cui (probabilmente) non sa poi così tanto. Nel post condiviso da Hamilton vengono estrapolate delle dichiarazioni sul vaccino anti Covid completamente fuori dal contesto di provenienza e pubblicate come esempio del ruolo "sospetto" del fondatore di Microsoft negli sviluppi del vaccino.
Ed ecco che in un attimo in questo tour di battaglie che Lewis si sta caricando sulle spalle, dal razzismo alla parità sociale passando per il veganesimo e l'ambientalismo, si aggiunge ora anche il tema dei vaccini.
"Vabbè ma avranno fatto i conti con posizioni così forti!" viene subito da pensare. Saranno informati, ci avranno pensato bene prima di fare un simile passo - prima di esporsi in modo tanto duro. E invece no. C'è voluta la bufera di poche ore per ritrattare tutto: entrambi dicono di essere stati fraintesi, si scusano, negano il negazionismo.
Bocelli dice di essere "un ottimista" più un negazionista ma le sue affermazioni alla San Tommaso ("io non conosco nessuno che è stato ricoverato in terapia intensiva") lasciano ben pochi dubbi su quali siano i veri pensieri del cantante su questo tema.
Hamilton invece cancella il video e posta un messaggio di scuse: tutto ancora su Instagram, tutto senza metterci la faccia, tutto sperando che lo scivolone passi in sordina.
"Errore mio aver condiviso quel post non avendo letto la didascalia. Non sono contro i vaccini e ho molto rispetto sul contributo che Bill Gates porta al mondo dal punto di vista della beneficienza". Chiude il messaggio dicendo di essere stato frainteso: "Sono umano, ma sto imparando. Vi mando positività!". Anche la chiusa è in perfetto stile Lewis, un modo per tornare in pista dopo una brutta scodata.