L’ansia a letto è letale. Ma non facciamoci strane idee, non c’è nessuna prurigine: si parla di dormire. In Italia prima del Coronavirus erano circa 12 milioni le persone che in maniera più o meno significativa facevano i conti con l’insonnia e ora, si stima, il numero è notevolmente cresciuto; complici i tempi difficili, le preoccupazioni e anche il tanto tempo trascorso a fare poco o niente durante la quarantena, che ha di fatto rivisto e stravolto i ritmi quotidiani di tutti.
Risultato? Gli italiani dormono sempre meno e sempre con più difficoltà. Con le conseguenze che, poi, si pagano non solo in termini di salute fisica, ma anche e soprattutto di benessere della mente e capacità produttive. La principale causa dell’insonnia, manco a dirlo, è l’ansia. Esistono tuttavia dei rimedi, da adottare prima che la difficoltà a prendere sonno e dormire le giuste ore diventi un problema per il quale sarà necessario rivolgersi a specialisti.
La National Sleep Foundation ha individuato due aspetti su cui si può intervenire: abitudini e pensieri.
Nel primo gruppo sono compresi tutti quegli accorgimenti che ognuno di noi può fisicamente mettere in pratica se si trova a fare i conti con i disturbi del sonno. Su tutti, chiaramente, c’è l’alimentazione: il suggerimento è quello di seguire una dieta ricca di fibre per quanto riguarda i pasti serali, così da favorire il sonno e non appesantire troppo il processo di digestione. Molto importante è anche la respirazione: inspirare attraverso il naso per un tempo più prolungato del solito e espirare in maniera lenta aiuta il corpo a rilassarsi ed è un ottimo esercizio da fare prima di coricarsi. Fondamentale, per rilassarsi, è anche evitare di mettersi al letto con lo smartphone in mano, anche perché è stato accertato che la combinazione di luci dei telefonini tende ad eccitare la mente piuttosto che prepararla adeguatamente a dormire. Indispensabile, infine, è un minimo di attività sportiva durante la giornata, per stancare il corpo e rilassare la mente, soprattutto in periodi di particolare stress.
A proposito di mente, si entra nell’ambito dei pensieri. Qui il discorso si fa più complesso perché, chiaramente, non ci sono veri e propri esercizi da mettere in pratica, ma, come afferma la National Sleep Foundation, dei consigli da provare a seguire per scongiurare che le ore notturne diventino un vero e proprio incubo da vivere con gli occhi aperti. Prima di tutto, spiegano gli esperti, è fondamentale non arrabbiarsi quando non si riesce a prendere sonno: quello del “prima o poi mi addormenterò” dev’essere l’atteggiamento per stroncare sul nascere possibili problemi di insonnia. Evitare, quindi, di lasciare che l’ansia prenda il sopravvento, innervosendosi. Molto importante è anche lasciar virare i pensieri sui fatti positivi della giornata, sugli affetti, sugli accadimenti ironici e su quei momenti della quotidianità vissuta che hanno strappato un sorriso. Concentrarsi sulle arrabbiature, sulle problematiche del lavoro o relazionali equivale, infatti, a bere caffè prima di coricarsi.
Si tratta, chiaramente, di accorgimenti che, sia sul piano delle abitudini sia su quello dei pensieri, ognuno può provare ad applicare e che possono dare significativi benefici in quelle persone che fanno i conti con episodi sporadici di insonnia. Per i casi che si ripetono per lunghi periodi e comunque più gravi è bene sempre rivolgersi ad uno specialista.