Francesca Sofia Novello, fidanzata di Valentino Rossi, si racconta a Silvia Toffanin a Verissimo su Canale 5, parlando della propria vita e della storia con il 9 volte iridato, con cui è fidanzata da più di tre anni. Dopo aver passato il primo lockdown insieme ed aver mostrato un anello sui social, le chiacchiere sul possibile arrivo di un matrimonio (o di un figlio) si sono fatte più insistenti e Francesca ha deciso di confessarsi nel celebre salotto di Canale 5.
“Quando mi sono fidanzata con Vale è stato un exploit di cose nuove ma la vita con lui è molto semplice - ha raccontato Francesca Sofia Novello - All’inizio vai a cena e pensi ‘oddio, ma ce l’avete con me?’ ma poi capisci che ce l’hanno con lui. Stiamo insieme da più di tre anni, ma ci conosciamo da un po’ di più, da quattro anni. Ci hanno presentato degli amici e dopo qualche cena e qualche festa, dopo un anno che ci frequentavamo come amici… Abbiamo capito che potevamo stare insieme. La data è quella del 4 dicembre perché c’era il Rally di Monza, mi ha invitato in circuito e io gli ho risposto ‘va bene, ma se vengo rimango’ e così è stato”.
Quando le viene chiesto se va spesso a vedere le gare, la Novello confessa di non essere particolarmente a suo agio con la velocità: “In realtà non vado sempre alle gare. Cerchiamo di tenere le cose un po’ separate, ognuno ha la sua vita lavorativa, ma quando vado alle gare vado per fare la tifosa, mi fa piacere tifare per lui ma saranno un paio di gare all’anno. Io ho una paura della velocità mostruosa. Vedere le moto sfrecciare è spaventoso, se c’è lui sopra ancora peggio”
Poi Francesca racconta che Valentino Rossi, lontano dai riflettori, è una persona più normale di quanto ci si potrebbe aspettare: “Io lo dico sempre: il mio fidanzato si chiama Valentino Rossi, ma se non si chiamasse così sarebbe un fidanzato normalissimo, come tanti. Ci piacciono i film, i viaggi, le serie TV, le cene con gli amici… Lui fa una vita assolutamente normalissima, ed è una delle cose che mi ha colpito di più conoscendolo. Vivendo a Milano è capitato di conoscere gente dello spettacolo o calciatori, e avevano un altro approccio sia alla donna che in termini di atteggiamento. Invece Vale è proprio come lo vedi, non gliene frega niente di tante cose. Ed è difficile trovare certe cose in un uomo, specialmente se è così importante. Mi ha colpito tanto e ho capito che forse era quello giusto”.
Alla domanda che si fanno tutti, ovvero se si sposerà con Valentino, Francesca risponde così: “É una domanda che mi rimbomba nella testa, me lo dicono un po’ tutti… non ne posso più, cioè intendo che non sono cose da programmare, vediamo. Non saprei cosa rispondere ad una domanda sul matrimonio”. E sull’anello che ha scatenato il gossip spiega che: “Beh, anche senza anello se avessimo dovuto ascoltare i giornali ci saremmo già spostai tre o quattro volte e lui cinque o sei volte con altre… poi chiaramente un anello di punto in bianco ha scatenato i gossip, ma in realtà un anello può avere cento significati, e così è, che io sappia non c’è nessun matrimonio in vista, ma è sicuramente una storia importante e credo che lui sia l’uomo della mia vita, e quindi perché no! Ma non vedo il matrimonio come una conditio sine qua non: se capita bene, ma ci amiamo lo stesso. Dico sempre che non serve avere una fede al dito per avere fede nel cuore”.
Poi Silvia Toffanin le chiede se vorrebbe diventare mamma: “È un desiderio che fa parte dell’essere donna - risponde lei - e io mi sento molto donna in questo senso, ho questo desiderio ma sono anche tanto giovane e c’è tempo. Al momento non programmiamo, ma serve madre natura, il seme del fenicottero no? Al momento però non è programmata come cosa”.
Infine, Francesca torna sulla polemica scaturita a Sanremo, quando Amadeus ha detto che lei sa stare un passo indietro rispetto ad un grande uomo: “Certo, è vero - ha risposto lei - Io sto un passo indietro e ne sono contentissima, come lui sta un passo indietro a me, ma sul lavoro e sulle nostre vite pubbliche. E lo continuerò a stare perché non ho nessuna intenzione di stare a fianco a lui in quello che è il suo mondo. È una questione di rispetto dei ruoli lavorativi, ma niente di più”.