Ma quale casa in vendita, ma quale separazione: Grignani smentisce tutto, attraverso i suoi avvocati. I legali del cantante ci hanno scritto, nella mattinata di oggi, chiedendo di rettificare una parte dei contenuti dell’articolo pubblicato nelle scorse ore, dal titolo #SaveGrignani: ecco perché Gianluca Grignani ha bisogno di aiuto. Il motivo? Nessuna decisione di procedere alla separazione sarebbe stata effettivamente intrapresa dallo stesso Grignani e dalla moglie Francesca Dall’Olio. Anche la casa sarebbe salva, stando ai legali e allo stesso cantante. Grignani, infatti, non avrebbe nessuna intenzione di metterla in vendita per pubblicare un triplo album, anche se non è chiaro se ciò dipenda dal fatto che l’album non sarà affatto prodotto o se lo sarà con l’aiuto di un editore.
Come richiesto dai suoi avvocati, quindi, procediamo a pubblicare l’integrale testo della smentita, pronti a fornire al cantautore milanese, ogni qual volta lo ritenga opportuno, ampio spazio per ogni ulteriore precisazione che ritenesse necessaria.
«[…] contrariamente a quanto affermato, nessuna decisione di procedere alla separazione personale è stata intrapresa dai coniugi Grignani-Dall’Olio e, pertanto, non può corrispondere a verità quanto sostenuto dalla Vostra testata giornalisitca secondo cui il sig. Grignani sarebbe stato “mollato dalla moglie”.
Appare, altresì, destituita di fondamento l’altra affermazione da Voi utilizzata secondo cui il sig. Grignani “vuole mettere in vendita la casa-studio, tutto pur di pubblicare un mastodontico triplo album” dichiarazione questa da Voi arbitrariamente e erroneamente addebitata al medesimo, dietro la quale parrebbe celarsi, in verità, la volontà di screditare l’artista, anche da un punto di vista prettamente economico.
L’intero articolo pare essere finalizzato a “ridicolizzare” le scelte di collaborazione professionale e di entourage poste in essere dal sig. Grignani; nello stesso, invero vengono riportate espressioni assolutamente denigratorie quali ad esempio: “I video decisamente sbilenchi, le grafiche simili a quelle prodotte per una festa della birra e abbondano errori grammaticali nei suoi post” (…) “Se non se la passa bene, non è per mancanza di ispirazione ma per aver totalmente sbagliato la scelta di chi avrebbe dovuto gestirne l’immagine e la promozione” quasi a voler far supporre che il sig. Grignani non sia nella capacità di poter scegliere adeguatamente i propri collaboratori.
Peraltro, nell’articolo si fa riferimento a situazioni assolutamente personali (e dolorose) - quali ricoveri ospedalieri nonché procedimenti penali - addebitate al sig. Grignani che vanno ben oltre il diritto di cronaca e la libertà di stampa.
Vi invitiamo, pertanto, a rettificare quanto dichiarato, con preghiera di pubblicazione ai sensi dell’art. 8 della Legge n. 47/48, ravvisando nelle erronee informazioni riportate, un danno all’immagine del sig. Gianluca Grignani».