C’è chi dice che Kanye West sia un genio. Altri lo definiscono un provocatore seriale, un artista che trasforma ogni apparizione pubblica in un’opera d’arte contemporanea, spesso incomprensibile, sempre discutibile. Ma dopo l’ultima serie di performance – tra una moglie praticamente nuda ai Grammy, una vigorosa controllata al lato B della partner in pubblico, un libro misterioso in arrivo e una strana ossessione per i guardaroba delle sue consorti – la domanda sorge spontanea: Kanye West sta solo prendendo letteralmente per il culo Bianca Censori o metaforicamente sta prendendo per il culo anche tutti noi?
Dal red carpet al parcheggio: anatomia di un teatrino mediatico
Siamo a dopo la scandalosa apparizione di Bianca Censori ai Grammy 2025, dove ha sfilato in un abito trasparente che non lasciava alcuno spazio all’immaginazione. Ecco Kanye, paparazzato mentre bacia appassionatamente la moglie e le afferra il lato B con la stessa convinzione con cui un artista firma la sua ultima opera. Bianca, avvolta stavolta in un anonimo giacchino bianco e leggings, sorride. È la stessa donna che solo 48 ore prima sembrava tesa, quasi fragile, mentre obbediva ai sussurri di Kanye sul red carpet: “Inizia a fare scena adesso. Lascialo cadere dietro di te e poi girati, ti copro io.” Un copione già scritto, forse, in una commedia dove il pubblico è inconsapevolmente parte dello spettacolo.


“Wife by Husband”: libro o manifesto?
Non contento di dominare i feed dei social, Kanye ha già pronto il prossimo atto: Wife by Husband, un libro il cui titolo suona più come un’installazione concettuale che come una biografia. Il marchio è stato registrato pochi giorni prima dei Grammy, come se la provocazione fosse solo il trailer di una campagna ben orchestrata. Di cosa parlerà? Foto? Confessioni? O sarà solo una performance editoriale, come quel Selfish che realizzò per Kim Kardashian, 448 pagine di nient’altro che selfie? Forse Kanye non vuole raccontare Bianca. Forse vuole raccontare se stesso, ancora una volta.
La doppia (o mutata) morale di Mr. West
E qui arriviamo al paradosso più grande: l’uomo che oggi incoraggia la moglie a esibire il proprio corpo senza filtri è lo stesso che, nel 2019, rimproverava Kim Kardashian per il suo abito “troppo sexy” al Met Gala. “Sei mia moglie e mi dà fastidio quando le foto sono troppo sexy,” diceva allora, con la serietà di chi sta discutendo di filosofia morale, mentre Kim, esasperata, gli ricordava che era stato proprio lui a costruire quell’immagine pubblica. E adesso? Kanye è passato da moralista a regista, da predicatore di sobrietà a curatore di trasparenze, orchestrando ogni dettaglio dell’estetica di Bianca.


Bianca complice, musa o "sfruttata"? Forse tutto? Forse niente
La domanda che rimbalza tra i commentatori è sempre la stessa: Bianca è vittima o complice? Alcuni esperti di linguaggio del corpo parlano di segnali di nervosismo durante il famigerato spogliarello ai Grammy. Eppure, la sorella di Bianca applaude con emoji infuocati e fonti vicine alla coppia giurano che lo moglie di Ye “ama l’attenzione” e che entrambi “adorano il chiacchericcio” online. La verità, come spesso accade con Kanye, si perde tra le pieghe di una strategia mediatica che trasforma ogni gesto in un enigma.
Kanye e i Grammy: “Li abbiamo battuti”
E poi c’è lui, Ye, che senza nemmeno mettere piede nella sala dei Grammy proclama trionfante: “Abbiamo battuto i Grammy”. Ma cosa hanno battuto esattamente? Le convenzioni? Il decoro? O forse il buon senso? Di sicuro hanno vinto nei trend su Google e sui social. E Kanye non ha bisogno di un palco per sentirsi al centro dell’universo. Gli basta un parcheggio, una moglie (preferibilmente seminuda) e una fotocamera. Il resto lo fa il pubblico, affascinato e indignato, incapace di distogliere lo sguardo.

