Che io sia un’appassionata di “Grandi Classici delle rotture amorose” è ormai un dato assodato.
Avrei potuto scegliere un’altra mail, qualcosa di più folkloristico e tragicomico, ma questa mi permette di toccare pianissimo una delle piaghe affettive più “mefitiche” degli ultimi anni: il ghosting, ovvero l’infame arte dello sparire in the middle of nowhere come fantasmi. A mio avviso una roba terrificante, pavida e miserabile come poche. Una piaga che, a detta degli esperti, sembra essere il modo preferito di rompere una relazione da tutti quelli nati dopo gli anni 80.
Caro Gianni, il fatto che lei possa o meno avere un altro non è un tuo problema, nemmeno vagamente, nemmeno per sbaglio. Questo non è davvero il punto sul quale dovresti soffermarti e bestemmiare in azteco antico. Lo so che l’orgoglio, la lesa maestà e la dignità sembrano urlare tutt’altro e tu vorresti concentrarti sul terzo incomodo, ma trust in the Ronchi pensiero.
Il problema è aver passato 11 anni con una codarda che non ha nemmeno avuto la decenza di darti una spiegazione reale e concreta.
Certo, mi verrebbe da dirti che se tutto era così fantastico (dal sesso ai brunch domenicali) o ti sei fidanzato con un’eterna insoddisfatta o non me la stai raccontando tutta. Cioè, non è che tutte le donne sono cavalle matte che danno fuori di testa a seconda della quadratura tra Marte e Mercurio.
In ogni caso, facciamo finta che in 11 anni tu non abbia mai fatto una cazzatiella, che tu l’abbia sempre rispettata e fatta sentire importante. Se lei non ha capito e apprezzato nessuno dei tuoi sforzi è lei che è indegna di ulteriori sforzi e ricordi. Anzi, visto che è sparita, visto che dopo anni vissuti insieme ritiene sia cosa buona e giusta “ghostarti”, io rivedrei un attimo la visione che hai di questa donna. Il “ghosting” è una pratica sadica, violenta, irresponsabile. Toglie alle persone il diritto ad avere una spiegazione e il silenzio lascia spiazzati, indifesi e fragili.
Già è disgustoso quando uno/una svanisce come una bolla di sapone dopo poche uscite, ma la cosa diventa intollerabile quando dietro a quel mutismo ci sono anni di chiacchiere, risate, litigate e abitudini consolidate. Gli stronzi e i vigliacchi sono sempre esistiti, ma con l’avvento del sacro online la loro presenza nel mondo ormai salta agli occhi.
Quindi, siccome loro sono dei boss della fuga, degli Arsenio Lupin dei sentimenti, una manica di gentaglia convinta che la bocca serva solo per dividere le orecchie e non per parlare e affrontare il mondo, tu, Giannino mio, ricordati una serie di cose: non è colpa tua se sei stato undici anni con una capra che non sa amare. Al massimo sentiti un pirla per non aver capito prima di che pasta fosse fatta: una pasta con crema avariata. Le favole non esistono ma non meriti un incubo del genere. La prossima volta che ti trovi davanti a una donna troppo perfetta chiederti dove sta l’imbroglio è d’obbligo e, nel malaugurato caso questa riappaia, per nessun motivo al mondo ti venga in mente di ricascarci come un tacchino. Chi non ha ti saputo amare ieri non inizierà a farlo domani. Be faigo!
Lascia il tuo usato senza garanzia a far danni in mani altrui.
E ridateci la guerra dei Roses.
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