La Nuova Zelanda, questa terra lontana, semi-sconosciuta dai più al di fuori di Peter Jackson che ha scelto quelle poetiche lande per girare la saga de Il Signore degli Anelli. Ebbene, proprio la Nuova Zelanda, è stata fortemente colpita dalla pandemia di Covid-19 a cui hanno fatto seguito importanti restrizioni allo scopo di evitare il contagio: per intenderci, l’intera nazione è attualmente in zona rossa o arancione, mentre gli abitanti sognano di passare a un’ipotetica “green light”, per ora esistente solo sulla carta, fin dall’inizio dell’emergenza. La vita sotto alla red light impone grandi sacrifici (che conosciamo bene anche qui da noi): mantenere le distanze, recarsi al lavoro solo quando strettamente necessario per favorire lo smart working, mascherine a ogni piè sospinto e locali chiusi, a prescindere, manco la mano santa del coprifuoco a conferire una minima parvenza di ritorno alla normalità, vaccini e Green Pass obbligatori. Però lo spirito natalizio deve avere in qualche modo toccato il cuore della premier neozelandese Jacinda Ardern che, in queste ore, ospite di un talk tv ha comunicato alla nazione un messaggio importante: le orge natalizie sono salve (ma “solo” fino a 25 persone). Anche nelle zone rosse. E buone feste!
La notizia sta facendo il giro del web e ne ha ben donde: immaginate solo per un momento il primo ministro Mario Draghi, con la faccia da Mario Draghi, intervenire a reti unificate per augurare buon Natale agli italiani e, d’improvviso, dopo una malandrina sfregata di mani aggiungere: “E mi raccomando, trovatevi qualcuno su Tinder per queste Sante Feste!”. Praticamente, tale distopia onirica in Nuova Zelanda è diventata fattuale realtà: la Ardern, tra un sorriso e qualche complice smorfietta di imbarazzo, ha annunciato, sua sponte, la seguente novità: “Posso confermarlo: riaprite pure Tinder, ora si può”. Di più, la premier che il mondo meriterebbe come imperatrice dell'universo intero conosciuto e conoscibile, ha proseguito dipingendo sui volti dei due conduttori del talk i mitologici occhi del “porca tr*ia” di littizzettiana memoria: “Questa cosa non è strettamente espressa nel sistema di zone rosse, arancioni e verdi che abbiamo ideato per combattere il Covid, ma le orge a Natale saranno perfettamente legali fino a un massimo di 25 persone”. Telespettatori in visibilio e anchormen sotto choc, la televisione italiana non ci regala un momento così potente e memorabile da quando ad Andreotti partì lo screensaver in diretta su Canale 5 davanti a un’interdetta Paola Perego.
La Ardern, classe 1980 e a capo del Partito Laburista neozelandese, ha iniziato il suo mandato nel 2017 e nel corso del 2021 è stata citata da Fortune Magazine nell’elenco dei World’s Greatest Leaders proprio per le misure da lei implementate per fronteggiare la pandemia: “Quella neozelandese risulta una delle migliori risposte al Covid. La nazione, di circa 5 milioni di persone, ha avuto meno di 2700 casi di contagi e solo 26 decessi”, si legge nelle motivazioni di questo riconoscimento e, a giudicare da quanto apprendiamo quest’oggi, non abbiamo alcun dubbio che la premier Jacinda ci avesse visto lungo fin dall’inizio. Dopo aver indetto, infatti, un immediato e strettissimo lockdown nazionale durato mesi e mesi, ora la Ardern fa un regalo alla nazione allargando le maglie delle restrizioni con un sorriso beffardo e in nome del “relax” con chi vuoi.
Natale con i tuoi? Sì, con i tuoi 24 match di Tinder, se sei neozelandese e non metti il muso fuori casa da probabilmente più di un anno. Tra l’altro, giusto come informazione di servizio, sentiamo il dovere civile di comunicarvi che dal 15 dicembre Auckland, una delle regioni che si è trovata a vivere le più pesanti restrizioni nel corso degli ultimi 365 giorni, riaprirà finalmente i propri confini sia in entrata che in uscita. I voli non sono certo low cost ma se vi venisse voglia di dribblare parenti ottuagenari e posticci pranzi di famiglia… un’alternativa c’è. Come recita il sito RT, riportando la lieta novella: “Christmas orgies are back on the menu!”. Jingle porn, jingle porn, jingle all the way!