Non solo NaturaSì, la catena di negozi di prodotti biologici e biodinamici che per prima aveva annunciato la propria decisione, subito accolta dagli strali di Burioni: si allunga la lista delle grandi aziende che, in vista dell’obbligo di green pass dal 15 ottobre, pagheranno i tamponi ai dipendenti che non si sono ancora vaccinati. Tra esse anche Ducati Motor, Sailmaker international, ma pure altre realtà dell’Emilia Romagna operanti nel settore della meccanica e del packaging come Gd (gruppo Coesia), Ima, Bonfiglioli riduttori, Toyota Material Handling, e Nord motoriduttori, aziende dove si sono già messi a punto accordi per andare incontro ai no vax che devono sostenere i costi dei tamponi.
C’è poi il caso dell’ex Ilva, che secondo il Corriere “pagherà i tamponi a tutti i lavoratori non vaccinati a livello nazionale e, per coloro che non avranno il green pass (perché non vaccinati o perché non si sono voluti fare il tampone gratuito), applicherà la cassa integrazione e non li lascerà a casa senza stipendio”.
In generale sempre secondo il Corriere in quanto a tamponi pagati ci sarà comunque parecchio “si fa ma non si dice”: “Dal distretto del packaging emiliano alle aziende metalmeccaniche del Veneto: in questo momento gran parte delle produzioni stanno andando a pieno regimee le grandi imprese non possono permettersi di arrivare in ritardo sulle scadenze degli ordini. Evitare che questo accada vale bene qualche migliaio di euro al mese spesi in tamponi. Anche perché le grandi e medie aziende non possono sostituire chi resta a casa senza stipendio. Le piccole sotto i 15 dipendenti invece sì, possono operare dal 15 ottobre al 31 dicembre due sostituzioni da 10 giorni ciascuna. Ma in molti settori è davvero difficile se non impossibile trovare i rimpiazzi. Senza contare che il rischio di trovarsi in difficoltà è maggiore nelle piccole imprese: per chi ha 10 dipendenti basta che tre siano a casa senza green pass perché venga a mancare il 30% della forza lavoro. Quindi anche nelle piccole imprese si valuta spesso di risolvere il problema pagando i tamponi”.