Ogni anno la stessa storia: “Hai visto Elisabetta Canalis?”. No, cosa ha fatto? Guarda, guarda… Quindi apro Instagram, vado sulla sua pagina @littlecrumb_ e immancabilmente – come sempre a metà dicembre - vedo scorrere un video dell’ex velina di Striscia la notizia con indosso lingerie di un noto marchio che produce capi da donna particolarmente sensuali, cioè con il minor utilizzo di stoffa possibile. Basta che lei si svesta un poco (perché sui social lo è più o meno sempre) che scoppia il putiferio. Niente di nuovo, niente di originale, niente di particolarmente sconcio. La Canalis si sveste e boom, il web e i social si imbizzarriscono. Tutti a caccia di clic facili. Compresi noi, bisogna ammetterlo. “Bomba di Natale! Il video estremo in lingerie, mai vista così” titola Libero, dimenticando che nel 2020 negli stessi giorni ci interrogavamo sulla “fagiana”, visto che nello scorso spot Elisabetta era andata un po’ oltre e aveva svelato l’indicibile, l’innominabile, l’inenarrabile. A riportarci alla calma ci aveva pensato lei stessa con un prosaico “la tengo como todas”. Aveva ragione, Elisabetta, quella cosa lì ce l’ha come tutte le altre donne. È il resto che non è comune.
Inutile negarlo, la Canalis è una bellissima donna. Non possiamo più utilizzare il termine ragazza, ha 43 anni e in questo caso non è neppure inelegante ricordarlo perché, appunto, dimostra ancora di più quanto il suo corpo resista meglio di qualunque altro allo scorrere del tempo. Ma perché siamo qui a scrivere, ogni benedetto dicembre, di lei e del suo video promozionale per lingerie sexy? Me lo chiedo anch’io, ma è giusto così. Perché Elisabetta Canalis ormai è come il discorso di fine anno del capo dello Stato. Non dice niente di interessante, nessuno ricorda mai una frase significativa – qualunque sia il presidente della Repubblica – eppure lo si guarda perché fa tanto “stringiamoci a coorte” (dall’inno di Mameli). Elisabetta Canalis è come la canzone All I Want for Christmas Is You di Mariah Carey (che non a caso è colonna sonora del suo video). Sei in famiglia per rivedere i parenti dopo un anno di lavoro ma dopo i convenevoli ti stai rompendo clamorosamente i maroni? Accendi Spotify, metti su questo pezzo e per alcuni minuti tutto ti sembrerà più piacevole. Elisabetta Canalis è come il film Una poltrona per due che a breve verrà trasmesso in rotazione per la milionesima volta. Sei in piena digestione post pranzo natalizio e hai solo voglia di una pennica senza ricorrere a pesanti dosi di digestivi? Accendi la tv, fai un po’ di zapping e troverai sicuramente la pellicola di John Landis a farti passare un pomeriggio in armonia.
Insomma, ci siamo capiti: il video di Elisabetta Canalis è un classico. Così come i commenti, che sono la parte più "creativa" di questo momento catartico degli italiani. Andateveli a vedere. Tutti uguali: gli uomini la buttano sulle più bieche allusioni (“sono diventato cieco” oppure “si è alzata anche la stella cometa dal presepe”), mentre le donne ribollono di invidia (“altro che influencer ventenni piene di filtri” oppure “quando vi sentite fighe ricordatevi che c'è lei”). D’altronde, non è possibile dire qualcosa di intelligente di fronte alla bellezza. Basta e avanza, a scapito delle parole. E alla fine della clip, a noi comuni mortali non resta che ricordarci del consiglio di Lucio Dalla nel brano Disperato erotico stomp: “L'impresa eccezionale, dammi retta, è essere normale”.