Questa è la storia di come siamo andati all’inaugurazione milanese di Kebhouze, la catena di kebab di Gianluca Vacchi che oggi, domenica 5 dicembre, ha aperto il suo primo store al 53 di Paolo Sarpi, e siamo tornati a casa con un condom in regalo. E una scatola di fiammiferi mignon. Con dei filtrini. Questo il kit stampa, accompagnato da pregevoli burger kebab (black angus) e parecchio cheese in location rosso Instagram con tavolini gialli pop art filtrati e stickerati “Fucking Good” come se stessimo mangiando in una story fatta già. Non a caso Kebhouze è una realtà uscita dalla testa di Gianluca Vacchi, imprenditore e King dei social da 41 milioni di follower tra Ig e TikTok. Sì, ma com’è ‘sto kebab? Ecco il menù, con ricche alternative veggie s’il-vous-plait e, save the planet, eco-friendly service.
“Enjoy” ci dice il personale rossocappellinato sfilando davanti alla gigantesca scritta Save the planet con due vassoi menù con patatine e Coca Cola in vetro, mentre un ologramma del logo di Kebhouze ci occhieggia malizioso dallo schermo sulla parete. Cheesebuger e Blackangus (Menù) due scelte niente male, anche se, ci assicurano, il vegetarian planted (con scaglie di grana, pomodorini, lattuga e salsa spicy) sia parimenti in grado di regalare emozioni forti da healthy street food. Per i meno temerari (o in dieta pre-natalizia), possibilità di salad con soft drink.
Da qui a due settimane, Kebhouze aprirà in Corso Buenos Aires 77 e al 41 di Via Vigevano, colonizzando dunque Milano, per poi approdare a Roma, nel centro commerciale Euroma2. Il 2022 porterà la catena kebabbara di Vacchi ad aprire, nell’ordine, in Piemonte, Sicilia, Liguria e a macchia di leopardo in altri punti caldi della capitale e della Milano in cui a non fermarsi è soprattutto la voglia di kebab che sia super godurioso, healthy o entrambe le cose insieme. Sì, ma la qualità? Da King, assicura Gianluca Vacchi, un tempo diffidente nei confronti dello street food ma oggi totalmente redento:
“Non esiste un food brand di kebab al mondo come Kebhouze, sarà un’esperienza del tutto nuova. C’è un problema di diffidenza verso il kebab. Lo avevo anche io. Dopo aver assaggiato il kebab per la prima volta in vita mia alle nostre prove food, mi sono reso conto che in realtà non c’è un piatto più semplice di questo: piadina, carne e qualche condimento a scelta. Ovviamente ho richiesto che ogni ingrediente e materia prima utilizzata fossero di massima qualità”. Parola di Vacchi.
Ok, ma in che senso “veggie” Kebab? Kebhouze ha siglato una partnership con Planted, azienda svizzera che nel nome della sostenibilità ambientale produce kebab 100% vegetale da proteine di piselli, già disponibile sin dall’apertura. Per i carnivori, invece, gioie supplementari: oltre a essere servito nella classica piadina, da Kebhouze si potrà prendere a morsi la carne kebab nella versione Burger. Sezione a parte per il pollo fritto, in versione nuggets, “chicken popcorn” e vegan. Onion rings a piacere. Parliamo delle salse? Oltre all’originale Keb Sauce, il colosso mondiale delle salse Heinz è partner ufficiale di Kebhouze, motivo per cui sarà possibile provare una grande varietà di salse all’interno degli store.
Già 30mila follower tra Instagram e TikTok ancor prima dell’apertura di domenica 5 dicembre, il menù di Kebhouze è disponibile anche in delivery su tutte le piattaforme e take away. Con packaging eco-friendly a partire dall’acqua Kebwater in Tetrapak. Resta solo da dargli un morso. Eh, ma il condom? It's kebab baby!