Ma davvero stiamo parlando di Cattelan che ha fatto flop sulla Rai? Da Grande è stato un successo, altroché. A Cattelan possiamo rimproverare di non aver fatto il Cattelan fino in fondo e di essere sceso a compromessi con la Rai, questo sì. Volete Cattelan? E allora beccatevi la Clerici della “Fa schiuma ma non è un sapone” vista a E poi c’è Cattelan su Sky e non quella tranquillizzante e mammona dell’altra sera sulla Rai.
Già me li vedo i dirigenti Rai a colloquio con gli autori di Cattelan che dicono: già c’è Ale, almeno gli ospiti mettiamo quelli della Rai come Carlo Conti, però poi un alternativo ma non troppo alla Blanco e una alternativa che non lo è più come Elodie. Ancora: a Cattelan possiamo rimproverare di copiare gli americani, di aver copiato sé stesso (ma davvero copiare non va bene?), certo non possiamo rimproverare gli ascolti bassi.
Uno: degli ascolti frega qualcosa a qualcuno? Voglio dire Cattelan fa format che vanno bene prima di tutto per i social, programmi da cui estrapolare scenette da stories o da Igtv. Il sistema degli ascolti è una farsa, deciso da un campione distratto e manipolabile. Ogni giorno siamo ricoperti di temi video e discussioni visti o affrontati in trasmissioni che fanno il 3 percento, vedi In Onda, vedi Quarta Repubblica, vedi Giletti. Come se non bastasse i giornali parlano solo di cose di cui mediamente alla gente frega il giusto.
Due: il vero successo, appunto, è che di quella trasmissione se ne parli. E di Cattelan se ne sta parlando. La seconda puntata andrà meglio proprio perché tutti stanno dicendo che la prima è stata un flop.
Tre: per Cattelan il 12,5% è un risultatone. È stato superato da Scherzi a parte? Sì e domenica sera c’erano anche la finale degli europei di Volley e Juve-Milan. Ricordiamoci però che Cattelan arriva da uno share di Epcc su Sky Uno di quanto? Dello 0,5%? Ha perlomeno decuplicato la sua esposizione. E poi c’è da considerare Rai Play e che il 60% di chi lo ha visto per la Rai è nuova utenza.
Quattro: anche Epcc era partito male e poi è uscito alla distanza. Se ne deduce che il problema della Rai è la Rai, punto. Non puoi prendere Cattelan e fargli fare due puntate e basta. Un rinnovamento non lo puoi misurare su due puntate in termini di ascolto assoluto. Ci vuole più tempo. Però su questo devo aggiungere una cosa: chiunque creda che Cattelan sulla Rai sia opera di rinnovamento è fuori strada. È naturale evoluzione. Cattelan ha 41 anni (non 25), ha i modi ecumenici che piacciono tanto al pubblico generalista, non ha niente di rivoluzionario. Conclusione: solo gli stolti possono pensare che sia stato un flop, solo gli stolti possono credere che l’innovazione della Rai possa passare da Cattelan.