Stefano Sollima è senza dubbio il regista più italiano di cui gli americani sentiranno parlare nei prossimi anni. Noi lo conosciamo per Romanzo Criminale e Suburra e siamo sicuri che potrà essere considerato un grande anche negli Stati Uniti. Lo sbarco a Hollywood con Soldado e ZeroZeroZero è la conferma delle sue potenzialità di poter fare davvero la differenza.
È finalmente poi terminata l’attesa del suo nuovo film, in uscita su Amazon Prime Video il prossimo 30 aprile. “Senza Rimorso” riprende la collana delle avventure create da Tom Clancy e vedrà Michael B. Jordan (John Clarke nel film). Sarà uno sparatutto action che vede come tema principale quello della vendetta. Sir John Clarke infatti è un Navy seal che perde la moglie incinta, uccisa dai soldati russi in quella che credeva inizialmente fosse una rappresaglia. Ben presto si renderà conto che ci sarà una cospirazione internazionale con il concetto di bene e male che si sgretolerà in un attimo.
Intervistato da Il Riformista, Stefano Sollima ha raccontato le difficoltà di adattamento del romanzo scritto nel 1993 e ambientato negli anni 70. La riflessione principale sarà su: “Un grande Paese ha bisogno di un grande nemico”, frase cult dei libri. "Mi piaceva l'idea di fare un film sulle ragioni delle guerre, un principio che ha mosso conflitti negli ultimi cento anni - ha spiegato Stefano Sollima - La creazione di un nemico e l'andare in guerra, un modo per riunire un popolo che ovviamente in alcuni momenti, come anche nel film, rischia di essere lacerato e completamente diviso".
Un altro aspetto interessante di Senza Rimorso è quello legato alla figura femminile a capo dei Navy Seal, interpretata da Jodie Turner-Smith. Come sottolineato da Stefano Sollima, era difficile vedere nel 1993 soldati donna con ruoli operativi, e poi, in particolare, l'aspetto sul quale il regista romano si è soffermato è sul rapporto con John Clarke, strettamente professionale senza neanche un minimo spazio a una storia tra i due. Niente romanticismi in Sollima: "Entrambi sono personaggi che non hanno un gender, sono due soldati. Mi è sembrata una scelta interessante all'interno della narrazione, rispetto ai tipici film dove ha tutti questi soldati maschioni". Il rapporto con Michael B. Jordan è stato poi speciale: "Gli ho chiesto di fare tutti gli stunt in modo di poter vedere come l'azione che lo circonda cambia il suo personaggio. Mi ha risposto Si dai facciamolo! Era felice come un bambino". Dalla trama ai personaggi, dalle scene d’azione a quelle di riflessione, Stefano Sollima è pronto a stupirci nuovamente tornando finalmente a italianizzare e dare qualità a un genere che per troppo tempo è stato definito un “americanata”.