Aspettate: quello stronzo degli Oasis è Noel o Liam? Ma soprattutto, torneranno a suonare insieme sì o no?
La faida fratricida della band di cui tutti ci siamo innamorati continua, tra canzoni inedite e possibili riconciliazioni momentanee, mentre gli anni passano anche per gli immortali Gallagher from Manchester.
Oggi Noel, il maggiore degli Oasis, compie 53 anni e i tempi in cui incantava gli stadi con il fratellino Liam si sono decisamente conclusi. La magia di quello che hanno rappresentato per una generazione intera, beh quella sopravviverà a tutti i loro inutili litigi.
Don’t Look Back in Anger
Il giorno in cui qualcuno si accaparrerà la produzione di un film sulla biografia dei fratelli Gallagher avrà comprato il biglietto vincente alla lotteria. Perché in questa storia c’è già tutto quello che serve, ed è così grottesca e contorta che a tratti non sembra nemmeno vera. La violenza del padre, l'alcolismo, le botte, gli inizi difficili, il successo. E poi i primi litigi, le droghe, le chitarre rotte, le minacce e lo scioglimento. La storia degli Oasis è un turbinio di alti e bassi in cui gli alti hanno picchi supersonici ma i bassi sono fatti di risentimento velenoso e di un odio che va ben oltre il marketing da quattro soldi. Ma lo sappiamo tutti, questi sono stati e sono ancora oggi gli Oasis.
Con Noel che dice di voler mettere suo fratello (e pure Trump) su un’auto e farlo schiantare contro un muro, Liam che dice di odiare la vecchia band e poi di nuovo Noel contro Liam e Liam contro Noel.
E dire che proprio quest’ultimo scrisse una canzone, ai tempi d’oro, in cui inneggiava al perdono. Don’t Look Back in Anger - non guardare indietro con rabbia - sembra una preghiera per sé stesso. Quel Noel che a 53 anni non ha ancora imparato a mettere da parte il proprio ego e la propria presunzione. Quel Gallagher che forse vorrebbe davvero riuscire a organizzare una Reunion e buttarsi alle spalle un passato di liti inutili, di diatribe infinite, di lotte per il dominio del gruppo. Lui che veniva chiamato Il Capo, per l’ossessione e il controllo della produzione artistica della band, lui che ancora oggi commenta senza filtri tutti quelli che musicalmente non sono all’altezza dei suoi personalissimi standard.
“Non guardarti indietro con rabbia” verrebbe da dirgli. A 53 anni il tempo del risentimento feroce nei confronti della vita dovrebbe averlo ormai completamente attraversato ma, forse, solo ai loro fan rimane una visione pura e intramontabile di quelli che furono, anche solo per pochi anni, gli Oasis.
Supersonic
I soliti accordi, i testi semplici ma diretti, lo stile chiaro, i riferimenti grezzissimi. Una combinazione di elementi, a tratti anche improvvisati, resero il gruppo di Manchester un vero e proprio esplosivo. Irresistibili ma pronti a esplodere in qualsiasi momento, e così fecero.
Ma tornando indietro negli anni del loro successo ci fu un momento, uno dei pochissimi, in cui la genuinità di quei ragazzi difficli e il talento arrogante di Noel diedero inizio a tutto.
Il giorno in cui Noel scrisse Supersonic, il primo grande successo della band, era una giornata in studio che non stava andando bene. Tutti ordinarono cibo da asporto ma lui si mise in una stanza a scrivere. Ci volle pochissimo, la sera stessa registrarono tutti insieme. La nascita di un successo semplice e incredibile, di un album che tutti ancora cantiamo ballando sul letto e l’inizio di un mito assoluto. Chissà cosa ne pensa oggi quel ragazzo supersonico di un successo così facile, di quella canzone che va oltre i loro litigi e che tutti vorrebbero ancora cantare a squarciagola durante un concerto. Lui che oggi, al contrario del fratello, fatica così tanto a trovare un genere a cui appartenere di nuovo. Lui che compie 53 anni ma che per noi sarà sempre il presuntuoso e irresistibile ragazzo di Manchester.