Domenica, ore 16. Appuntamento in piazza Duca d'Aosta, davanti alla Stazione Centrale. È lì, a Milano, che si svolgerà il cordoglio in ricordo di George Floyd e una delle prime mobilitazioni contro il razzismo sistematico nel nostro paese. Le manifestazioni che stanno scuotendo l’America, infatti, non accennano a placarsi, con continui scontri tra manifestanti e polizia, ma attraversano l’oceano fino ad arrivare in Italia.
Le manifestazioni in tutta Italia
Negli scorsi giorni si sono svolti i primissimi flash mob a favore della sensibilizzazione sul tema del razzismo ma sarà proprio in questo weekend che tutta la nostra penisola si alzerà al grido di Black Lives Matter: le vite dei neri contano.
La staffetta è partita lo scorso 3 giugno da Reggio Emilia, dove un piccolo corteo di manifestanti si è presentato con striscioni e cartelli nella centrale Piazza Prampolini.
Oggi, sabato 6 giugno, a Bologna in Piazza Maggiore, si svolgerà il flash mob Say their name, mentre anche a Torino, Firenze, Napoli e Palermo sono state organizzate manifestazioni nel corso della giornata.
La mobilitazione di Milano
Milano, insieme a Roma, sarà protagonista di una domenica all’insegna dell’attivismo. Chiudendo le fila di molte altre città italiane, il capoluogo lombardo si è mosso per l’organizzazione di una protesta pacifica in ricordo di George Floyd, con un tam tam sui social partito nelle scorse ore e che ha già visto l'adesione di numerosi manifestanti, compresi alcuni volti noti tra influencer e personalità di vario tipo.
Dietro la mobilitazione in piazza Duca d'Aosta, come in quelle di tutta Italia, ci sono gli sforzi di molte associazioni italiane: Razzismo brutta storia, che da anni combatte tutte le forme di discriminazione, Abba Vive, l’associazione nata per ricordare il diciannovenne ucciso nel 2008 a Milano, ma anche Festival DiverCity e il centro sociale Cantiere Milano.
Tutti i gruppi organizzatori e i singoli coinvolti dell’iniziativa assicurano che la manifestazione sarà pacifica e si svolgerà nel rispetto di tutte le norme di sicurezza anti-Covid. “Indossate la mascherina e portate il gel igienizzante", scrivono in numerosi post diffusi sui social, "per evitare il contagio e rispettare la salute degli altri manifestanti”.
“Il razzismo non fa respirare. È come polvere nell’aria. Sembra invisibile, anche quando ti toglie il respiro fino a farti soffocare. Se si fa entrare il sole invece riesci a vederlo: è ovunque. Fino a quando faremo luce, avremo la possibilità di eliminarlo ovunque esso sia. Ma dobbiamo essere vigili, perché è sempre nell’aria.”
Con queste frasi i tanti organizzatori del flash mob si uniscono sotto un unico messaggio: la lotta contro il razzismo sistematico, qualunque esso sia, e la presa di coscienza di un problema che non può essere lasciato dall’altra parte dell’Oceano.
Dopo il successo di Reggio Emilia, in cui sono state mantenute tutte le distanze di sicurezza tra i partecipanti, anche Milano si pone l’obbiettivo di non cadere nel caos generale, come invece successo in altre mobilitazioni italiane nelle scorse settimane.
Gli assembramenti visti a Roma nella manifestazione del Centro Destra o quelli visti a Milano durante la protesta dei cosiddetti “gilet arancioni” non dovrebbero quindi ripetersi nel cordoglio contro il razzismo del capoluogo lombardo.