Quanti di voi sono alla ricerca di una adventure di media cubatura, in grado di fare un po' tutto e con un prezzo competitivo? CFMOTO 450 MT è stata presentata a EICMA 2023 con l'ambizione di riuscire a rispondere a tutte queste esigenze, inserendosi in un segmento di mercato sempre più combattuto, con una soluzione tecnica in grado di distinguerla rispetto a tutte le sue competitor. Al contrario di Royal Enfield Himalayan 450 e di KTM 390 Adventure, infatti, la 450 MT è l'unica di questo segmento a montare un motore bicilindrico fronte marcia. Una scelta che offre pro e contro e che connota l'esperienza di guida in maniera decisiva. Noi l'abbiamo provata in città, in autostrada e nel misto, con un solo obiettivo: capire se tutto l'hype che ha generato attorno a sé è davvero giustificato dai suoi contenuti. Ecco cosa abbiamo scoperto...

Caratteristiche tecniche
La CF MOTO 450 MT è equipaggiata con un motore bicilindrico frontemarcia da 449 cc, capace di erogare 42,2 cavalli (31 kW), inserito all'interno di un telaio a culla in tubi di acciaio. Il comparto sospensioni comprende una forcella Kayaba da 41 mm, con 200 mm di escursione, regolabile nel precarico e nell'idraulica tramite registri separati per estensione e compressione. Il monoammortizzatore posteriore, marchiato CF MOTO (probabilmente fornito da un produttore terzo), offre anch'esso 200 mm di escursione con possibilità di regolazione del precarico mediante ghiera e dell'idraulica con un unico registro. La moto pesa 173 kg a vuoto, ha un serbatoio con capacità di 17,5 litri e un'altezza della sella di 820 mm. Non dispone di ride-by-wire, né di piattaforma inerziale o controllo di trazione, ma è dotata di ABS disinseribile tramite un comodo pulsante dedicato, molto utile in fuoristrada.

Prime impressioni
Una volta in sella, la CF MOTO 450 MT trasmette l'impressione di una buona qualità costruttiva, con plastiche in generale ben realizzate. In particolare nel retro dello scudo è presente una finitura nera con effetto camouflage molto gradevole. Il parabrezza è regolabile in altezza su varie posizioni mediante due rotori posti ai lati della struttura centrale. La moto è dotata, inoltre, di serie, di un traversino per l'installazione di navigatori o altri accessori, un dettaglio che a volte manca anche su moto di segmento superiore. Lo schermo TFT a colori ha una bella risoluzione, permette l'abbinamento con lo smartphone e ha un'estetica che ricorda un Apple Watch, con una finitura glossy su fondo nero molto accattivante. Sono presenti una presa USB e una presa 12V. Gli specchietti di serie sono ben progettati, permettono di essere ripiegati verso l'interno e trasmettono una sensazione di grande solidità. Il faro posteriore presenta una firma luminosa a LED che si abbina bene con quella anteriore, confermando anche in questo caso la percezione di un prodotto di segmento superiore. In generale, le sensazioni restituite sono quelle di una moto ben costruita, sebbene ci siano alcuni cavi nella zona del motore un po' troppo esposti. Ricordiamo che siamo in presenza di una moto che costa €6.990 nella versione standard, attualmente disponibile a €5.990 franco concessionario. Considerando il prezzo contenuto, in linea con quello delle concorrenti orientali, quello messo in mano ai suoi clienti da CFMOTO è, insomma, un pacchetto con un notevole valore in relazione al suo costo.

Ok ma come va?
Girata la chiave - anzi, fin dalle fasi di manovra - a colpire è senza dubbio la sensazione di leggerezza. Con un peso di 173 kg a vuoto e 17,5 litri di serbatoio, parliamo di circa 190 kg in ordine di marcia - certamente non la leggerezza di una moto specialistica, ma comunque un valore contenuto. A questo proposito è bene sottolineare come alcuni video che sono apparsi on line nei mesi scorsi abbiano, in realtà, enfatizzato in maniera un po' eccessiva questo aspetto. Più di un contenuto mostrava collaudatori o comunque piloti di provenienza non facilmente comprensibile mentre letteralmente sollevavano di braccia il posteriore della moto. Ecco, la CFMOTO 450 MT è, in effetti, leggera, ma di certo non così leggera.
Detto ciò, l'altezza della sella di 820 mm permette di toccare facilmente terra anche a chi non è dotato di uno stacco di gamba particolarmente elevato. Questo aspetto è importante soprattutto per chi pratica off-road con moto non specialistiche: più il peso aumenta, più diventa cruciale poter gestire la moto con i piedi ben saldi sul terreno. La facilità di manovra, unita alla leggerezza, rende la CFMOTO 450 MT una moto particolarmente adatt anche a un pubblico femminile, a cui farà senz'altro piacere poter contare su di una frizione particolarmente morbida nell'azionamento a maubrio. Meno positive sono, invece, le sensazioni trasmesse dal cambio, che mostra innesti un po' secchi e contrastati.

In città
In ambito urbano, la moto si rivela, come facilmente prevedibile, molto agile e facilmente sfruttabile. La CF MOTO 450 MT monta un cerchio da 21 pollici all'anteriore e da 18 al posteriore, misure classiche da moto pensata per il fuoristrada, che non disturbano tuttavia nelle fasi di slalom tra le auto, aiutando, invece, nell'affrontare i fondi spesso molto dissestati in cui ci ritroviamo a muoverci nella nostra vita quotidiana. È curiosamente proprio in città che, però, emerge uno dei più grandi limiti - se così possiamo definirlo - di questo modello. Ci riferiamo, in particolare, a un discreto on-off, presente in particolare attorno ai 2.500 giri. Immaginate di riprendere il gas in mano a un incrocio, mentre svoltate dopo aver fatto sfilare delle auto, o al termine di una curva a novanta gradi, tipicamente dopo una svolta. È in questo frangente che la moto tende ad avere una risposta meno lineare di quanto la si vorrebbe, con un'erogazione piuttosto brusca, enfatizzata dalla rapportatura corta. Si tratta di un difetto arcinoto, dovuto in larga parte all'assenza di un sistema ride-by-wire che permetta di intervenire di fino sulla risposta del motore ad ogni riapertura del gas. Un difetto su cui la (già) vasta community che si è sviluppata attorno a questo modello ha posto rimedio con il più classico degli interventi su filtro aria, scarico e centralina: misura che, è bene ricordarlo, rende questa moto - come qualunque altra - non più omologata per la circolazione stradale.

Ma parliamo di sospensioni
È ancora una volta in città che ad emergere è un altro aspetto perfettibile di questa moto. Le sospensioni, infatti, ci sono sembrate un po' meno performanti di quanrto ci saremmo aspettati. Ok è vero, forse siamo noi ad essere partiti un po' troppo carichi, ma leggendo la scheda tecnica ci aspettavamo un comportamento quasi da moto di segmento superiore. In realtà, nonostante una forcella pluriregolabile firmata KYB, la capacità della moto di copiare le asperità potrebbe essere migliore, sia davanti, che dietro. Non sembra, per il vero, un problema di taratura idraulica: in diverse occasioni ci è capitato di andare "a tampone", soprattutto con il mono posteriore. Mono che quindi lavora, ma fatica un po' nel caso di asperità troppo secche. Si tratta insomma, più verosimilmente, di limiti intrinseci legati alle unità scelte da CFMOTO, che sono sì più raffinate, in termini di regolazioni, di quelle adottate dalle sue competitor, ma che si dimostrano allo stesso tempo meno efficaci di quanto non si potrebbe intuire sulla carta. Anche in questo caso è, tuttavia, possibile intervenire sostituendo i componenti, soprattutto alla luce di un prezzo d'acquisto così vantggioso da lasciare ampi margini di personalizzazione della moto, mantenendo il pacchetto comunque molto conveniente.

E fuori città?
In autostrada, la moto protegge sorprendentemente bene a livello aerodinamico. Il parabrezza, regolabile tramite due comodi pomelli, nonostante sembri piccolo, riesce a svolgere ottimamente il suo lavoro, quantomeno per chi, come il sottoscritto, ha un'altezza di circa 178 cm. Anche la zona delle gambe è ben protetta, rendendo la moto adatta - da questo punto di vista - a percorrere lunghe distanze. A questo proposito è bene ricordare come non sia presente a bordo alcun cruise control, a causa dell'assenza del ride-by-wire (circostanza comune anche alle competitor, sia chiaro). Ma soprattutto, a proposito dell'utilizzo autostradale, è necessario sottolineare come la rapportatura, molto corta, possa costituire un limite importante, qualora si voglia utilizzare questa CFMOTO 450 MT per viaggiare davvero. La moto, in questo senso, raggiunge una velocità massima di 152 km/h e si ritrova a girare attorno ai 5-6.000 giri con estrema facilità se lanciata tra i 110 e i 120 Km/h, con tutto ciò che ne consegue a livello di consumi (per il vero estremamente contenuti, nella marcia extra urbana) e di comfort di marcia.
La moto risulta, inoltre, decisamente a suo agio nel misto. Ben bilanciata, agile, permette di divertirsi tra le curve con grande soddisfazione. Certo, per sfruttare tutta la potenza dovrete usare frequentemente il cambio, ma la frizione molto modulabile rende l'operazione poco problematica.
Buona la frenata, nonostante la presenza di un disco singolo all'anteriore da 320 mm, abbinato a un disco posteriore da 240 mm: una scelta che permette di contenere il peso e assicura un primo morso progressivo e dolce, ideale su fondi a bassa aderenza e al contempo sufficiente, grazie alla presenza di un freno posteriore decisamente efficace, a consentire alla moto di arrestarsi in spazi adeguati, anche nell'uso stradale.

Ok ma quindi??
Per €6.990, o €5.990 in promozione, la CF MOTO 450 MT offre un pacchetto capace di garantire grande versatilità. Ci sono piccoli difetti, in parte dovuti alla giovinezza del modello e in parte al suo posizionamento di mercato. Ciò detto, la media adventure della casa cinese è e resta una moto dalle peculiarità tecniche uniche, che consente di spaziare con grande facilità dall'uso urbano, al touring, all'utilizzo in fuoristrada. Se la lumate da tempo, non fatevi troppi problemi. Di certo sarà una fedele compagna d'avventure, con infinite possibilità di upgrade, a un prezzo super competitivo.