Che l’inquinamento sia un problema, purtroppo, è risaputo, così come è risaputo che la mannaia delle regioni si sia abbattuta più volte su noi appassionati di moto, spesso costretti a lasciare la nostra due ruote d’epoca in garage.
Zero Motorcycles, insieme a Deus ex Machina, ha voluto tendere un assist agli amanti delle moto vintage, realizzando una moto elettrica dal sapore classico. Che provino adesso a lasciarci a piedi. Certo, mancherà il borbottio dei cilindri e la carburazione scorbutica con perdite d’olio annesse, ma avrete la certezza di avere sotto alle chiappe una moto figa e affidabile.
Questa collaborazione segna la prima creazione su una moto elettrica per Deus, ormai affermatissimo custumizer a livello planetario. La realizzazione è stata affidata a Michael "Woolie" Woolaway, un nome di un certo rilievo nell’ambiente e, parlando del progetto, ha detto che è la prima volta che è stato coinvolto in maniera così profonda per una creazione di Deus. A giudicare dalle sue parole, è stato entusiasta del progetto visto che “è la piattaforma perfetta per realizzare qualcosa dato che non è presente un vero serbatoio, oltre al telaio a traliccio che è bellissimo e, più in generale, è come se avessi avuto una tela bianca su cui lavorare”
L’idea era quella di ricreare una moto da gara che impiegasse materiali di pregio come, ad esempio, il freno azionabile con il pollice, fatto su misura da J. Juan, oltre all’impiego della fibra di carbonio per tutte le sovrastrutture, che si intravede sotto alla verniciatura.
Molto bello poi il logo Deus verniciato sul serbatoio che ricorda quello di Ducati sulla celeberrima Pantah degli anni 80. Le sospensioni sono affidate a Showa, la sella è realizzata a mano da Saddlemen e sempre a mano è stato creato il parabrezza, da Zero Gravity.
Sul sito di Zero Motorcycles, Whoolie si apre riguardo al proprio progetto e aggiunge che avrebbe voluto realizzare “qualcosa di vecchio ma nuovo: vecchie forme con cui sono cresciuto e nuova tecnologia, nessun lavoro al computer, solo schiuma, plastica, strumenti per modellare e misurare, strumenti di trasferimento e un po' alla vecchia maniera".
Il risultato nell’insieme è molto bene riuscito: forme classiche e tecnologia moderna. Dando poi un’occhiata alle specifiche tecniche, non debuttiamo che possa divertire e anche parecchio. Parliamo infatti di 190 Nm di coppia, 110 CV e una velocità di punta di 200 km/h. Non male, vero?