A Austin non è salito sul podio e ha sempre dovuto lottare nel mucchio, ma la classifica generale, conti alla mano, sembra dare ragione a un Johann Zarco che appare molto meno aggressivo rispetto al passato. Il motivo del nuovo atteggiamento del francese è “una variabile pericolosa” con cui i piloti della Desmosedici (ma anche tutti gli altri) devono fare i conti: la pressione delle gomme che cambia e stravolge il comportamento della moto. Per Zarco è anche la spiegazione dell’assurda caduta di Pecco Bagnaia.
“E’ caduto perché stava giocando con il limite, andava veramente forte” – ha spiegato il francese. Non che fosse una colpa, sia inteso, ma il due volte campione del mondo della Moto2 è convinto che il tradimento da parte delle gomme sia sempre in agguato, soprattutto quest’anno che è stato introdotto il limite per la pressione deglipneumatici. “Se la temperatura della gomma anteriore cambia in maniera impercettibile di anche di pochissimi gradi Celsius – prosegue il pilota del team Pramac - può esserci una brutta sorpresa. Non mi ha influenzato perché ero più lento e quindi non ho avuto il problema di Pecco perché io ero lontano dal limite. Ma non l’ho avuto anche perché sto molto attento a non commettere errori del genere con il risultato che, però, non guido abbastanza rilassato".
Spingere al limite, rischiando di ritrovarsi per terra senza neanche sapere perché, oppure tenersi il polso un po’ più chiuso, rischiando di ritrovarsi a fare a sportellate con gli altri? Un bivio, quello dei piloti della Desmosedici, davanti a cui, probabilmente, sarebbero lieti di trovarsi anche tutti gli altri, che magari fanno i conti con moto meno performanti. Secondo Zarco, quindi, a volte potrebbe essere conveniente accontentarsi. Lui l’ha fatto a Austin. “Alla fine Maverick Vinales e Miguel Oliveira avevano più assi nella manica di me - ha ammesso Zarco - Potevo lottare per il sesto posto con Marco Bezzecchi ed essergli il più vicino possibile nell'ultimo giro. Ma il sorpasso era difficile e non volevo rischiare un errore per un solo punto in più. Ci sono state molte cadute: quando arrivano le opportunità, devi coglierle. Quando le persone cadono davanti a te, devi dire a te stesso di rimanere concentrato. Specialmente quando sei migliore di quanto ti aspettassi”.
Parla della sua esperienza, Zarco, ma sembra mandare anche un chiaro consiglio al campione del mondo in carica, che guida la sua stessa moto e che, comunque, riesce anche a farla andare più forte. “Lui sfrutta alla grande la Desmosedici – ha concluso – io sto ancora prendendo le misure e non voglio strafare. Il settimo posto e nove punti nel GP delle Americhe sono buoni per me. Secondo me quella è stata la pista più impegnativa e adesso è alle spalle. In gara ho avuto il feeling che avrei voluto, anche se non me l'aspettavo. Ero preoccupato prima della gara, ma fortunatamente faceva un po' più fresco rispetto a sabato".