Quattro anni di squalifica, poco più di due già trascorsi. Sono questi i conti che si ritrova a fare Andrea Iannone dopo essere stato condannato da WADA e Tribunale dello Sport per positività al doping, nello specifico drostanolone. L’abruzzese ad oggi non può iscriversi a nessun tipo di gara o campioanto, tuttavia questo non gli impedisce di continuare a guidare. In questi anni lo abbiamo spesso visto in circuito, sia in moto che con il kart, ad allenarsi con i suoi piloti - come Romano Fenati, di cui è manager - o semplicemente da solo.
L'ultimo video pubblicato sui suoi canali social parla da solo: c’è la moto, bellissima con la sua livrea dedicata, la concentrazione di un pilota vero e il padre Regalino a fianco, che lo aiuta a mettersi la tuta per poi prendere i tempi dal muretto dei box alla vecchia maniera. Andrea, inutile dirlo, guida ancora in modo spettacolare. Fa linee pulite e velocissime ma non si fa mancare qualche traverso, con quell’Aprilia da oltre 200 cavalli che tra le sue mani sembra una bicicletta.
Iannone a Vallelunga corre per passione, ma anche per tenersi allenato. Per quanto resti sempre vicino al mondo dello spettacolo infatti, Andrea non ha mai smesso di credere di tornare nel mondo delle corse. A fine squalifica il pilota di Vasto avrà già compiuto 34 anni, ma se forse sarà troppo tardi per trovare una sella in MotoGP non si può dire lo stesso della Superbike. D’altronde Aprilia - con cui è ancora legato - ha sempre avuto un ruolo centrale nel campionato delle derivate, vincendo l’ultimo titolo con Max Biaggi esattamente dieci anni fa. Lo scadere dello stop forzato potrebbe persuadere i vertici del Gruppo Piaggio ad un rientro in grande stile. La moto c’è, il pilota anche.