Forse qualcosa sta lentamente cambiando. Forse quell'astio, quell'antipatia incontenibile, quell'odio (sportivo) che, da sei anni a questa parte, ha mosso una porzione degli appassionati di MotoGP, sta piano piano scemando. Forse quella frattura insanabile che paradossalmente lega i tifosi di Valentino Rossi a Marc Marquez, si sta a poco a poco ricomponendo.
A farci considerare questa ipotesi sono le scene a cui abbiamo assistito proprio oggi, dopo la vittoria dello spagnolo in quel di Misano, dall'interno di quella marea gialla a cui era impossibile sottrarsi, tra gli spalti del circuito intitolato a Marco Simoncelli.Già perché se nella prima parte di questa domenica, fin dal warm-up, l'approccio, nei confronti di Marquez, è sembrato lo stesso degli ultimi anni, dopo la fine del GP, gli applausi non sono mancati neanche per chi, fino ad oggi, ha rappresentato il nemico giurato dei fedelissimi di Valentino, coi ducatisti dar loro manforte. È così che, dopo i più classici fischi nel momento della presentazione dei piloti in griglia, l'apice della frustrazione - con conseguenti improperi - è stato raggiunto a seguito della caduta di Pecco Bagnaia.
Della serie: non solo Pecco esce definitivamente dalla lotta mondiale, non solo Valentino sta per chiudere l'ennesima gara incolore (anche se nel corso dell'ultimo giro avrebbe almeno agguantato un decimo posto), ma a vincere oggi è proprio l'ultima persona al mondo che in molti vorrebbero vedere sul gradino più alto del podio. E quindi giù fischi e considerazioni deciamente poco eleganti sulle parentele più prossime, almeno per un paio di giri.
Ma è nel corso del giro d'onore che tutto assume una nuova dimensione. Marquez passa davanti alle tribune all'uscita del Carro salutando, come farebbe un qualsiasi pilota, in un mondo perfetto in cui vince sempre (e soltanto) lo sport. Caterve di fischi? Macché, applausi - almeno da parte della maggioranza dei presenti - a scena aperta.
Insomma, Quartararo vince il mondiale, Valentino si ritira e Marquez torna ad essere soltanto un pilota. Forse Misano 2 è davvero l'inizio di una nuova era.