Francesco Bagnaia che cade, il popolo di Misano che per un attimo si ammutolisce e poi, al giro successivo, acclama sportivamente il passaggio di Fabio Quartararo, ormai campione del mondo anche se tutto dovesse andare male per lui. In verità male non c’è andato, poi, proprio niente, il francese ha tagliato il traguardo al quarto posto e, finalmente, ha potuto lasciarsi andare ad un pianto liberatorio.
Un pianto raccontato in un video pubblicato sulla pagina Instagram ufficiale della MotoGP appena pochi minuti fa e che racconta del senso di liberazione che ha vissuto un ragazzo che quest’anno ha dovuto dimostrare, prima di tutto a se stesso, di essere in grado di fare i conti con la pressione. Non solo lo ha dimostrato, ma è stato anche capace di trasformare quella pressione in energia che gli ha poi permesso di capitalizzare al massimo anche nelle giornate meno favorevoli, regalando così il primo titolo mondiale della Classe Regina nella storia del motorsport francese.
Se le lacrime, però, hanno giustamente bagnato il volto di Fabio Quartararo, ad inzuppare di gioia altri due piloti ci ha pensato il prosecco. Il riferimento, è chiaro, è alla prima, attesissima, doppietta del Team Repsol Honda. La moto giapponese ha faticato tanto quest’anno, sembrando neanche lontana parente di quella che ha dominato in MotoGP nell’ultimo decennio, con Marc Marquez che, nonostante le condizioni fisiche non buone, s’è trovato spesso costretto a guidare sopra i problemi, facendosi anche carico dello sviluppo della moto. Gli ingegneri giapponesi hanno lavorato duramente e proprio a Misano, nel corso degli ultimi test ufficiali, c’è stata una svolta. Marc Marquez lo aveva detto e oggi ha fatto sua la terza gara di questa stagione di passaggio, trainandosi dietro Pol Espargarò. I due hanno restituito alla Honda il posto che merita, con il Team Repsol che oggi, a Misano, ha fatto presente a tutto il mondo che nel 2022 vorrà essere protagonista.
Una minaccia? Non proprio, ma una promessa come quella che ha mantenuto l’altro pilota finito oggi sul podio: Enea Bastianini. Era partito indietro, dopo turni di prova da dimenticare con più carene sostituite che giri conclusi sulle ruote, ma è andato sempre in crescendo. La sua Desmosedici, per chi l’avesse dimenticato, è vecchia di due anni ed è, almeno sentendo ciò che si dice nel paddock, la peggiore del mazzo, eppure a Misano Enea Bastianini è riuscito a compiere un sorpasso ben più importante di tutti quelli che ci ha fatto vedere. Il riferimento non è agli avversari che via via s’è lasciato alle spalle, compreso Fabio Quartararo all’ultima curva con un attacco da pazzoide d’altri tempi, ma alla classifica. Con il podio conquistato al Marco Simoncelli World Circuit, infatti, il pilota di Rimini è attualmente leader della classifica degli esordienti, visto che i punti nel suo sacco sono 87 a dispetto di quelli di Jorge Martin (che oggi è caduto e che guida una Desmosedici uguale a quella degli ufficiali) che sono 82 e di Luca Marini, che invece è fermo a 37. Così, mentre sulle tribune di Misano andava in scena la festa del presente, che è il titolo mondiale di Fabio Quartaro, il 2022 è già cominciato. Dove? Sul podio di Misano!