Tra sguardi incuriositi e giudizi forse troppo affrettati la prima stagione di F1 Academy si è conclusa sul circuito texano che ha ospitato la categoria interamente femminile durante la tappa statunitense. Non è stato un debutto semplice per la categoria tirata su da Susie Wolff, che è stata incaricata della gestione del campionato vista la sua esperienza e la sua dedizione dimostrata negli anni, con un sottofondo di voci che potevano giudicare solo a metà vista la mancata copertura televisiva estremamente discussa che non ha permesso ai più curiosi di godersi le fasi iniziali.
Dopo tante battaglie e un campionato lottato fino all’ultimo round è stata Marta Garcia ad avere la meglio su tutte le altre quindici giovani ragazze - che hanno dimostrato di avere fame e voglia di crescere - per andare a coronarsi campionessa della prima stagione di un campionato che sembra abbia già cambiato le basi per le giovani ragazze che vogliono intraprendere il loro percorso nel motorsport. La prima campionessa di una che potrebbe diventare una lunga serie, visto il futuro che potrebbe iniziare a brillare davvero: la spagnola, classe 2000, insieme alla coppa si è aggiudicata anche una stagione in FRECA completamente pagata da Pirelli, Tatuus, Prema Racing - la squadra con cui correrà - e F1 Academy, che cerca così di aprire una strada alle ragazze che più si sono distinte durante la stagione. Infatti grazie ad un accordo con il campionato in questione, uno dei più competitivi tra le categorie propedeutiche che ha visto impegnato durante quest’anno anche Andrea Kimi Antonelli, i team che vorranno far correre le prime tre classificate della F1 Academy potranno farlo con l’aggiunta di una vettura in più, senza quindi togliere niente ai propri programmi.
Chi è Marta Garcia?
La giovane spagnola si è fatta vedere sui kart fin dalla giovane età, approdando per la prima volta in monoposto in onore della F4 Spagnola nel 2016, fino all'arrivo in WSeries nel 2019. Non sono stati anni semplici per Marta, che ha sempre dichiarato di avere molte difficolta nel seguire tutto quello che il motorsport richiede, soprattutto a livello mentale, raccontando dei suoi problemi con l’ansia e con la pressione che ha sempre avuto sulle spalle. Con il debutto in F1 Academy però le cose sono cambiate e, grazie all’appoggio del suo team, Prema Racing - uno dei più vincenti nelle feeder series - è riuscita a portarsi a casa il campionato con sette vittorie e cinque pole positions.
È arrivato quindi il momento di pensare al futuro per la spagnola, che non appena ha concluso la stagione attuale ha annunciato i suoi programmi per il 2024. La attende un campionato competitivo e pieno di sfide per far capire quanto vale: è la miglior occasione per provare che la F1 Academy è un campionato che ha come obiettivo quello di crescere dei piloti dandogli più opportunità possibili, senza bruciare le tappe o fare i passi più lunghi della gamba. Per chi si aspettava un campionato più vicino alla Formula 1 è stata una delusione, ma è giusto che la Garcia abbia le giuste opportunità prima per crescere, misurandosi con una vettura che è già uno scalino più in alto rispetto alla Formula 4, e poi per portare avanti quella che potrebbe diventare una lunga tradizione di ragazze in pista. A piccoli passi la F1 Academy e Marta Garcia stanno percorrendo chilometri e, rispetto agli albori di questo progetto, la distanza percorsa sembra già importante.