Ci avevamo sperato e forse un briciolo di speranza ancora c’è. Ma è davvero un briciolo, perché stando al botta e risposta di oggi, la cosa sembra chiara: non vedremo Andrea Dovizioso in KTM. Il tutto si è consumato in diretta Sky, tra la Q1 e la Q2. Nella pausa i telecronisti Guido Meda e Sanchini dallo studio e Sandro Donato Grosso dal paddock hanno intervistato Simone Battistella, manager del Dovi. Tema: le dichiarazioni di Pit Beirer patron di KTM.
Beirer aveva detto che due mesi e mezzo fa KTM ha avvicinato lo staff di Andrea Dovizioso, la trattativa è andata avanti e poi si è incagliata sull’argomento soldi. Troppo esose le richieste del pilota Ducati soprattutto visto lo stato di incertezza dovuto dall’esplosione della pandemia Covid. Battistella, come suo stile, è stato un signore. E non ha raccontato fandonie. Anzi. Ha confermato la versione di Beirer dicendo che essersi dimostrati poco flessibili sul punto di vista economico è stato un errore (ha usato proprio questa parola: errore). Ma ha aggiunto che la flessibilità non l’hanno dimostrata in due. Perché il Covid era appena esploso e nessuno poteva sapere fino a che punto si sarebbe spinto e se si sarebbe corso o no il Mondiale. Della serie: chiudere il discorso in così poco tempo non ha giovato né a Dovizioso né a KTM, che ha perso un possibile vincitore per il prossimo anno e un ottimo sviluppatore.
Ma queste parole sono suonate anche come un: se volete ripensarci noi siamo qui. Anche perché, come ha detto lo stesso Battistella, Dovizioso adesso sta parlando con tutti. Ed è più interessato al progetto che ai soldi, come ha dimostrato anche con le scelte contrattuali degli anni passati. Sandro Donato Grosso ha preso la palla al balzo e gli ha chiesto di Aprilia nel caso Iannone dovesse stare fermo per tutta la prossima stagione. La risposta è stata un’apertura: stiamo parlando con tutti. Insomma, KTM-Dovi: 90 percento no; Dovi-Aprilia: 20 percento sì. Almeno adesso. Altrimenti c’è sempre la voce Honda, di cui scriviamo qui.