Ufficialmente è nella sua casa di Cervera, impegnato con la fisioterapia e gli allenamenti, senza forzare troppo in vista del rientro previsto per Misano, il prossimo settembre. Ma di Marc Marquez non sappiamo altro, se non, appunto, quello che ha detto la scorsa settimana Alberto Puig, annunciando che l’otto volte campione del mondo non avrebbe provato a partecipare al secondo dei gran premi in programma in Austria: quello della Stiria di questo fine settimana. Poi più niente: nessun post da parte del pilota, nessuna indicazione da parte di Honda, il clamore mediatico che si è incredibilmente spento intorno a Marc Marquez e, in ultimo, quella foto pubblicata domenica scorsa, sul divano, con il braccio destro fasciato e l’aria sconsolata mentre guarda la motoGP. E già lì una domanda, mettendo insieme tutte queste cose, c’era venuta: ma non sarà che Marquez non sta per niente in forma e che la riabilitazione non sta procedendo come dovrebbe?
Un dubbio che abbiamo voluto subito fugare, raccontando a noi stessi che probabilmente il fenomeno spagnolo ha solo bisogno di stare tranquillo e di assorbire più la delusione (per aver di fatto dovuto rinunciare al mondiale) che la doppia operazione subita dopo la frattura dell’omero. Miglioramenti non sono stati annunciati, ma qualcuno si aspettava di vederlo in Stiria – come spettatore, sia inteso – già questo fine settimana, visto che i piloti non sono nuovi a farsi vedere in pista nei giorni di gara, proprio per mostrare i denti con gli avversari (occhio, sto tornando!) e per seguire da vicino l’evoluzione delle cose. Invece pare che Marc Marquez al RedBull Ring non ci metterà piede. Una scelta che potrebbe essere giustificata con la volontà di scongiurare rischi inutili relativamente ai numeri in crescita dei contagi da Coronavirus (questa la spiegazione più plausibile), ma che comunque fa pensare.
Anche perché è di ieri la notizia di una mossa a sorpresa da parte di Honda. Pare, infatti, che la casa giapponese abbia tentato l’approccio con Andrea Dovizioso. Solo un ammiccamento, niente di più, ma dai contorni già delineati. La prospettiva per il Dovi è quella di un posto da collaudatore per il 2021, con la possibilità di due o tre wild card nel mondiale 2021 e opportunità aperte per quanto riguarda il 2022. Ora, Honda è la stessa azienda che ha rifiutato Pedrosa come collaudatore, perché andare a cercare Dovizioso per quel ruolo? Non che non ne sarebbe capace, ma uno in predicato di vincere il mondiale perché dovrebbe essere interessato al ruolo di collaudatore? A meno che in Honda non sappiano qualcosa di cui siamo all’oscuro tutti e cioè che non è così scontato che il braccio di Marc Marquez torni pienamente funzionale. E’ solo considerando Marquez una scommessa che ha senso la proposta fatta a Dovizioso, con l’azienda che a quel punto starebbe con le spalle coperte, potendo contare su un collaudatore già prontissimo a giocarsela in pista con gli altri se ce ne fosse il bisogno. Ma considerare Marc Marquez una scommessa è una eresia se non si hanno motivi radicati e fondati per dubitare dell’otto volte campione del mondo.