Ha dominato nel fine settimana, in gara è arrivato a mettersi subito davanti dopo essere partito dal quinto posto e, poi, ha gestito il vantaggio fino all'errore che gli è costato una caduta. Succede. E anche in Ducati nessuno ne ha fatto un dramma, anzi: alla fine si sono visti più sorrisi tra le camicie rosse che espressioni di disappunto. Perchè a guardare la crescita di Francesco "Pecco" Bagnaia è evidente che forse le scelte fatte sul mercato non sono state poi così sbagliate. Certo, si tratta di un giovane che non ha il blasone di altri piloti, ma probabilmente il torinese trapiantato a Tavullia era la migliore scelta disponibile a Borgo Panigale.
"Sappiamo che Francesco è un gran pilota - ha detto Gigi Dall'Igna - Non a caso Ducati gli ha rinnovato la fiducia per ben due stagioni, ma non abbiamo ancora deciso chi tra lui e gli altri piloti in lizza sarà promosso al team ufficiale. Scioglieremo le riserve dopo Barcellona". Una settimana ancora, quindi, prima di conoscere il nome del compagno di box di Jack Miller, con il temporeggiamento di Ducati che evidentemente è solo di faciata. Perchè nell'ambiente gli addetti ai lavori non hanno dubbi: "Sarà Francesco Bagnaia". Lo stesso Carlo Pernat, che in questi giorni ha definito tutti gli aspetti del contratto che ha portato il suo assistito Enea Bastianini nell'orbida Ducati (nel team Avintia) s'è detto sicurosul nome di bagnaia: "La verità è che Ducati aveva già scelto - ha detto Pernat - Poi Pecco ha subito l'infortunio a Brno, si è operato, e questo ha rimescolato un po' le carte, ma è evidente che se il suo competitor è Zarco non c'è alcun dubbio sul fatto che l'italiano ha vinto la sfida interna. A Barcellona scioglieranno le riserve, ma non ci saranno sorprese"
La sorpresa, casomai, è stata ancora una volta in negativo per la squadra corse di Borgo Panigale e si chiama Andrea Dovizioso. Il forlivese ha fatto fatica anche oggi e la toppa sulla tuta con la scritta "disoccupato" non ha portato fortuna. E' vero che alla fine l'esperto pilota Ducati è riuscito a restare in testa alla classifica iridata, ma è altrettanto vero che bisognava fare di più o, almeno, dimostrare di provarci. Ecco perchè dopo aver in qualche modo anche assecondato le tante critiche riservate a Ducati per i modi e i termini della fine del rapporto con Dovizioso, ci comincia a venire il dubbio che forse Ducati ci ha visto lungo. Perchè questo dicono i risultati.