A Lewis Hamilton la sconfitta di Yas Marina contro Max Verstappen proprio non è andata giù. Lo si era capito da subito malgrado gli sforzi dell'inglese di mostrarsi sportivo con il neo iridato della Red Bull, con cui si era congratulato ancora in zona parco chiuso. L’assenza al Gala della FIA di Parigi dello scorso 16 dicembre, così come la sparizione dai social network da lui solitamente molto usati, sono la prova di quando sia rimasto colpito dalla sconfitta e dal ruolo giocato dalla direzione gara, probabilmente perché convinto in cuor suo che il 2021 sarebbe potuto essere davvero l’anno del sorpasso su Schumacher e i suoi sette titoli iridati.
Ma mentre tutti si interrogano su quale sarà il futuro dell’inglese e se davvero sceglierà la via del ritiro per dedicarsi alla moda, al cinema o alla musica, Valtteri Bottas, suo vicino di box fino a poche settimane fa in Mercedes, ha svelato di averlo incrociato qualche giorno dopo il fattaccio.
"L'umore era ancora lo stesso del Gran Premio. Aveva la faccia da funerale", le parole dritte al punto del finnico dell’Alfa Romeo nel podcast tenuto per Supla.
Pur non rappresentando più la scuderia di Stoccarda, e quindi non essendo obbligato ad esprimersi a suo favore, Bottas non ha temuto di pronunciare la parola furto a proposito dell’esito del mondiale passato: "Lewis sa che non è stato lui a perdere quella corsa e che è stato derubato, tuttavia gli riesce difficile accettarlo".
Ma nonostante la delusione, il finlandese promette un grande ritorno di Lewis e scaccia l'ipotesi dell'addio: "Tornerà più forte di prima. Lui è fatto così".