È una Formula 1 affascinante quella di dieci anni fa, che vedeva in griglia Jenson Button, Sebastian Vettel e Robert Kubica - insieme a tanti altri campioni di cui sentiamo ancora parecchio parlare. C’è chi ha vinto qualche campionato mondiale, chi ha cambiato strada per varare in altre categorie, di fatto i nomi di questi tre non si erano più sentiti insieme per chissà quale motivo. Dieci anni dopo però, Sam Hignett, il team principal di uno dei team clienti di Porsche nel WEC, Jota Sports, si apre ai microfoni di Motorsport.com e racconta dei suoi piani per la prossima stagione. Impegnato con una vettura in LMP2 e una in Hypercar, il team Jota può vantare di successi e grandi imprese nel campionato mondiale endurance, essendo considerato uno dei top team e dopo aver dimostrato, in una stagione frastagliata e mai semplice per chi ha debuttato nella categoria madre, di saper stare sul pezzo in poco tempo.
Con Antonio Felix da Costa, Yifei Ye e Will Stevens la Porsche 963 numero 38 ha iniziato questa stagione in ritardo ma ci ha messo poco a far capire di avere un buon passo, talvolta scavalcando anche il team ufficiale della casa di Stoccarda. Con un preludio del genere, Hignett e la sua squadra possono solo puntare più in alto, e così hanno fatto offrendo il sedile del prossimo anno a Button, Kubica e Vettel. Il britannico ha debuttato proprio lo scorso fine settimana al volante della stessa vettura ma del team JDC-Miller Motorsports a Road Atlanta in occasione dell’ultima tappa dell’IMSA, il campionato endurance principale negli States. Dopo un quinto posto e degli stint che hanno riportato tutti alle sue stagioni di fuoco in Formula 1, Jenson Button si dice aperto a ciò che il futuro può offrirgli: è un pilota che ha ancora tanta voglia di correre, lo ha fatto ben vedere anche alla 24h di Le Mans con la Nascar sperimentale, e che il mondo endurance, in qualche modo, gli appartiene.
La cosa più interessante, è che quando gli è stato chiesto di questi rumours, che lo vedrebbero appunto impegnato al volante della LMDh affidata al team Jota, il campione del mondo del 2009 non ha smentito niente. Non ha nemmeno confermato il suo sedile, tantomeno quello del tedesco che nonostante si sia ritirato da solo un anno manca a tutti gli appassionati come in pochi hanno fatto, ma si è lasciato in sospeso dicendo che “non so dove e per quanto, ma sicuramente correrò”.
Sebastian Vettel invece non ha più parlato del suo futuro da quando ha lasciato la Formula 1, tornando in pista in occasione del Gran Premio del Giappone ma per progetti fuori dall’abitacolo. Dice che sì, gli manca la sensazione di guidare una monoposto, ma allo stesso tempo vede lontano un suo ritorno nella categoria pinnacolo del motorsport. Il team principal di Jota però ha dichiarato di star parlando con il quattro volte campione del mondo e che sarebbe uno dei primi nella loro lista per un’eventuale seconda vettura. Con molte meno gare rispetto alla Formula 1 e un calendario decisamente più flessibile, il WEC potrebbe essere il giusto compromesso per il tedesco. Robert Kubica, invece, nel WEC già ci corre da un po’, e quest’anno si gioca anche il mondiale in LMP2 con il Team WRT - che dal 2024 prenderà in gestione le Hypercar di BMW - di conseguenza è forse quello con più certezze per il prossimo anno.
Sebbene di certo non ci sia niente, le parole di Sam Hignett hanno fatto sognare tutti quanti e l’immagine di Button, Kubica e Vettel al volante della Porsche 963 mette ancora più impazienza per quella che sarà una delle griglie più iconiche del World Endurance Championship. I sedili disponibili sono ancora parecchi apparentemente e, con tutti questi nomi che saltano fuori, le cose si fanno sempre più interessanti. Per Button sarà la scelta giusta tornare al volante di un prototipo? Per Vettel il passo verso il WEC gli permetterà di bilanciare passione e famiglia? Kubica cambierà rotta per approdare in Porsche? Con la conclusione della stagione in corso ormai alle porte - vista la 8h del Bahrain che prenderà il via il prossimo quattro novembre - le trattative per il 2024 non tarderanno ad arrivare e chissà che questo equipaggio “all stars” non diventi ben presto realtà.