Tutto è cominciato con un post pubblicato nel cuore di una domenica senza gare del motomondiale: Carlo Pernat condivide una foto di Enea Bastianini campione del mondo della Moto2 nel 2020 e accompagna l'immagine con una frase piuttosto sibillina. "Va sempre ricordato, casa Ducati!" - scrive il manager genovese, lasciando in qualche modo intendere che nella trattativa per il rinnovo del contratto del pilota riminese e la casa di Borgo panigale possa esserci stato qualche intoppo. Bastianini e Ducati si separano? A Borgo Panigale preferiscono il denaro di VR46 e Aramco al talento di un giovane pilota italiano? Enea Bastianini è corteggiato da altre case? Tante le domande che si sono susseguite in una manciata di ore e noi, che come al solito siamo sfacciati, abbiamo alzato il telefono per chiederlo direttamente a lui.
"Ma no dai, è stato un momento di sfogo, chiamiamolo così. Che poi non è giusto neanche parlare di fogo, ma di promemoria per ricordare che Bastianini è un campione del mondo e che, attualmente, è il rookie con il maggior punteggio nella classifica del mondiale di MotoGP" - ci ha risposto Carletto, che poi ha aggiunto: "In verità problemi non ce ne sono, ma solo dettagli da definire. Non posso dirti di più però, perchè a ore, oggi o al massimo domani, uscirà un comunicato stampa per ufficializzare le decisioni prese. Salvo colpi di scena decisamente improbabili, comunque, Enea Bastianini sarà un pilota Ducati anche nel 2022. Per ora accontentatevi di questo".
Affermazioni che, tradotte dal Pernattese all'Italiano, significano una cosa sola: Enea Bastianini resta un pilota Ducati, probabilmente cambierà team ela discussione che c'è stata (i famosi dettagli da definire) ha riguardato la Desmosedici che potrà portare in vista. La 2021 o una uguale a quella degli ufficiali e con tutti gli aggiornamenti forniti a stagione in corso. Impossibile strappare a Carlo Pernat qualche dettaglio in proposito, ma sembra piuttosto evidente che lo scenario attualmente è questo. In ballo ci sono ancora contratti da firmare e accordi da stringere e il manager genovese non si sbilancia più di tanto sia perchè prima vuole avere certezze in tasca, sia perchè farlo significherebbe andare ad invadere terreni che sono si altri.
Il riferimento, nello specifico, è all'accordo tra la Gresini Racing e Ducati per la fornitura delle moto nella prossima stagione, con le parti che dovrebbero ufficializzare proprio in questi giorni il loro matrimonio. L'avventura della famiglia Gresini, dopo la prematura scomparsa di Fausto, continuerà quindi grazie allamoglie Nadia e ai figli e sarà totalmente sotto il segno della bandiera italiana, con Ducati e con Enea Bastianini e Fabio Di Giannantonio come piloti. Verosimilmente il team avrà una moto ufficiale e una dell'anno precedente, così come dovrebbe accadere anche per il Team VR46 Aramco.
Per la squadra che nasce nel nome di Valentino Rossi l'accordo con Ducati, almeno stando alle voci del paddock, è cosa praticamente fatta, ma manca ancora l'ultimissima parola. La sella di Luca Marini è garantita e per lui, viste anche le sue recenti dichiarazioni, in ballo potrebbe esserci una Desmosedici uguale a quella degli ufficiali, mentre per l'altra sella il nome più gettonato è quello di Marco Bezzecchi. Intanto, a tenere banco nel padock c'è anche il dubbio che Ducati, con ben otto moto in griglia, possa ritrovarsi ad avere un peso specifico superiore rispetto a tutti gli altri marchi, generando una sorta di sudditanza psicologica, ma Carlo Pernat in proposito è molto chiaro: "E' chiaro che con otto moto conti come uno che è più presente in pista di tuti gli altri, ma termini come sudditanza psicologica li lascerei francamenteal calcio. Il motorsport, le corse in moto in particolare, sono un'altra cosa".