Al Red Bull Ring è domenica mattina. Poco prima di scendere in pista per il warm up, in preparazione alla gara che vede scattare Enea Bastianini dalla pole, nel paddock della MotoGP accade un qualcosa che non può lasciare indifferenti. Enea viene ripreso dalle telecamere mentre si sposta con lo scooter dal motorhome in direzione dei box Gresini Racing, dove la sua Ducati lo attende per l’ultimo turno di prove del weekend austriaco.
Il pilota riminese si ferma nel retrobox, parcheggia il motorino, e in quel momento le immagini si soffermano su Carlo Pernat. Il manager di Bastianini accoglie il suo assistito con un saluto, impreziosito da uno sguardo d’intesa. Ad Enea scappa una risata, ma perché? Perché la vecchia volpe della MotoGP, che nel paddock vanta un’esperienza ultratrentennale, ne ha combinata un’altra delle sue: in Stiria l’aria mattutina è frizzante e Carletto Pernat, per coprirsi, indossa la giacca del Team Pramac Ducati. Non è un indizio, ma molto di più.
Nel weekend di Zeltweg il duello tra Enea Bastianini e Jorge Martin (per la sella in Ducati ufficiale nel 2023) giungeva all’atto finale, vista la decisione di Borgo Panigale volta ad ufficializzare alla vigilia del GP di Misano il pilota che affiancherà Pecco Bagnaia per prossima stagione. Non a caso, l’attenzione mediatica in questi ultimi giorni si è focalizzata come non mai su Enea e Jorge, riversandosi anche sull’asfalto. Il rumore che la vicenda ha generato è stato sapientemente amplificato da Carlo Pernat, a cui è bastato indossare una giacca per produrre il botto finale e chiudere la questione. Il gesto del manager genovese è uno schiaffo ai cerimoniali, ai comunicati stampa e alle dichiarazioni di circostanza. La trovata “alla vecchia maniera” di Carletto si traduce nell’impareggiabile efficacia con cui ha espresso l’ultima parola senza dire niente. A conferma di una mossa astuta e densa di sana ironia, la risata spontanea di Enea. Una scenetta d’altri tempi, quasi alla Valentino Rossi. Momenti di cui la MotoGP ha un disperato bisogno. Perché, ormai, l’hanno capito anche i muri che nel 2023 sarà Jorge Martin a salire nel team ufficiale, mentre Bastianini avrà lo stesso trattamento, sì, ma nel team Pramac. E allora che senso ha aspettare, prolungare la pantomima? Le formalità sono già noiose di per sé, dopo i 300 chilometri orari diventano insopportabili.