Non c’è fine al peggio. E in questa stagione, a maggior ragione, se ti chiami Leclerc. Dopo Bahrain, dove le prestazioni non sono state delle migliori e le difficoltà potrebbero aver azzoppato la Ferrari in questa prima fase di stagione, il monegasco si trova ora ad affrontare l’ennesimo problema. Tutto inizia a Sakhir, con la sostituzione di una prima centralina prima del via così da poter partire. Ma poi, al GP, la rottura della seconda ha costretto al ritiro il pilota del Cavallino. Una bella rogna, soprattutto alla luce dell’arretramento in griglia per colpa dell’omologazione obbligata della terza centralina. E se è passato ormai qualche giorno da questa“serie di sfortunati eventi”, è fresca un’altra cattiva notizia.
A darla è proprio il #16 rosso ai microfoni di Sky: “Non credo che le due centraline siano riutilizzabili. Non abbiamo ancora la conferma definitiva, ma non credo”. La stagione di 23 GP prevede infatti che almeno metà delle corse debbano essere disputate con la medesima centralità, eventualità che nel caso della squadra di Maranello sembra essere zucchero rispetto alla prospettiva di dover disputare ben 22 gare senza mai cambiare pezzo. L’unica possibilità rimane il recupero di almeno una delle altre due centraline. La maggior parte dei piloti devono infatti ricorrere almeno a un cambio delle unità elettroniche di controllo durante la stagione. Ma il disincanto di Leclerc sembra mettere una pietra sopra all’ottimismo. Unica consolazione, il lavoro fatto sugli pneumatici dopo Bahrain: “Il nostro punto debole in Bahrain è stato chiaramente il ritmo di gara in generale e il degrado degli pneumatici. Abbiamo lavorato molto su questo aspetto e sono sicuro che faremo un passo avanti rispetto al Bahrein. Qui poi il problema del degrado degli pneumatici non è così grave come in Bahrein. Questo dovrebbe aiutarci”.