Sul finire di questa stagione di Formula 1 si può dire a gran voce che la famosa "bolla anti Covid" ideata dal circus per permettere ai piloti di correre questa strana stagione, in tempo di pandemia, ha davvero funzionato. Ogni caso è rimasto isolato, ogni pilota risultato positivo al tampone (Stroll, Perez, Hamilton) è stato sostituito in tempo record, isolato e controllato.
A fare polemica, proprio nell'ultimo weekend del mondiale, è però il caso del sette volte campione del mondo Lewis Hamilton.
Il britannico è infatti risultato positivo al tampone dopo il primo GP in Bahrain, ed è quindi stato costretto a saltare il secondo, venendo sostituito dal brillante George Russell. La notizia del suo arrivo ad Abu Dhabi non è stata presa dai tifosi di Formula 1 come ci si sarebbe aspettati e sono stati in moltissimi a criticare il rientro preventivo di Lewis. Chi per la parte più spettacolare dello sport, volendo vedere ancora una volta il talento di Russell sulla W11 Mercedes, e chi per una pura questione di sicurezza.
Ovviamente il campione del mondo è risultato negativo a diversi tamponi prima di dare l'ufficialità del suo ritorno, e tutta la procedura del suo rientro in pista è stata controllata e approvata, ma per far arrivare Hamilton ad Abu Dhabi sono state cambiate alcune regole che la FIA aveva imposto in questa tripletta finale del 2020, cosa non apprezzata tra i detrattori di Lewis.
La Federazione aveva infatti comunicato agli addetti ai lavori che chiunque fosse risultato positivo nel periodo di permanenza in Bahrain non avrebbe avuto la possibilità di spostarsi ad Abu Dhabi, saltando quindi anche l'ultimo GP. Questa regola è stata modificata dopo la positività di Lewis, concedendogli di muoversi in direzione degli Emirati una volta ottenuto il tampone negativo.
Ad aumentare il malcontento tra gli appassionati di Formula 1, le ultime dichiarazioni del campione, che durante le interviste post qualifiche: "Domani partirò terzo, dietro a Verstappen e Bottas? Non mi sento ancora molto bene. Non sono al 100% e mi fanno ancora male i polmoni. Ho sempre detto che con questo virus non si scherza".
Una semplice strategia per giustificare il giro in Q3 un po' sotto la media? O forse solo la semplice verità? Qualunque sia il motivo di questa dichiarazione i dubbi sul suo rientro così preventivo per molti rimangono, soprattutto alla luce di questo suo stato di salute non eccellente, sicuramente non l'ideale per scendere in pista con una monoposto di Formula 1.
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