“Bella atmosfera…” – È arrivata cantando il tormentone estivo, sfoggiando un sorriso commovente e che, però, non bastava a nascondere una vena di distrazione. Non di sofferenza, non di dolore, ma di distrazione: come un pensiero indirizzato altrove. E per chi conosce la storia di Cristina, la mamma di Franco Morbidelli (la vedete sulla destra, nella concitata foto scattata a Tavullia, proprio oggi, e che vedete in apertura), non è stato difficile capire dove fosse indirizzato quel pensiero. Ma ve l’abbiamo già raccontato e non lo rifaremo oggi. Nel giorno più bello per un pilota e per chi lo ha sostenuto. “M’ha fatto piagne – ha detto con un accento romanesco condito di portoghese, viste le sue origini brasiliane – Ma io non voglio piangere, io sono brasiliana e voglio ridere. Soprattutto oggi. E voglio fare festa”. Poi di corsa ad abbracciare i ragazzi del fan club. “Questi ragazzi – racconta – sono venuti qui con il furgone di Franco. Vedi? È quello lì, bianco”. Nessuna scritta, nessun adesivo. “È come Franco – aggiunge Cristina – semplice”. L’emozione, a quanto pare, fa parlare pure di furgoni. Ma il paragone è centrato. Perfetto.
“Vede – continua Cristina – Quella di Franco non è una storia come tutte. Ha dovuto faticare e lottare, lottare e faticare, ma non ha mai smesso di crederci, non abbiamo mai smesso di crederci. Nessuno della sua famiglia. E oggi sono tutti qui, quasi che qualcuno che non c’è abbia voluto dirci che avremmo dovuto stare tutti insieme proprio oggi, perché sarebbe successo qualcosa di grande”. E in effetti è successo. Con Cristina c’è anche lo zio di Franco, fratello di babbo Livio, insieme alla sua famiglia. “Che devo dire? – spiega con un marcatissimo accento romano – Cristina ha già detto tutto e se mi guarda negli occhi capisce da lì cosa altro vorrei dire io senza riuscirci. Ieri sera siamo stati a mangiare fuori, lo scontrino aveva il progressivo ventuno-quarantasei, i numeri di Franco e di Vale. Non ci credo a certe cose, ma non posso nascondere che quello scontrino è la prima cosa che mi è venuta in mente oggi dopo la partenza, quando Franco e Valentino hanno messo sin da subito le ruote davanti a tutti. È una giornata pazzesca e se fosse finita un giro prima sarebbe stata ancora più pazzesca”. Il riferimento, è chiaro, è a Valentino Rossi rimasto giù dal podio dopo il sorpasso. Un podio che Franco Morbidelli, alla fine, ha condiviso con un altro grande amico: Francesco Bagnaia.
“I simboli sono importanti. Lui stesso appena finita la gara più che commentare la vittoria ha commentato quanto fosse bello lottare con Vale e Bagnaia. L’amicizia è un valore e un simbolo. Quando ancora non c’era il merchandising pensavo io ad alcune grafiche di Franco – racconta ancora mamma Cristina – La prima cosa realizzata è stata una stella. La porto qua, me la sono messa al collo. È la sua stella, è la nostra stella ed è il nostro simbolo. L’ho stretta forte in mano per tutti gli ultimi tre giri”. Ora, a proposito di simboli, dovrà fargli le treccine. “Dice che vuole farsele fare da me. Non so se gli staranno bene, non ne sono affatto convinta, ma da mamma gli ho insegnato a mantenere le promesse e se è vero che ha promesso di farle gliele farò” – scherza ancora mamma Cristina, che aggiunge: “Non so se riusciremo a vederci o meno questa sera, ma ho una gran voglia di abbracciarlo. Dopo la brutta caduta in Austria non era facile risollevarsi, superare gli acciacchi, anche un minimo di paura e il sentirsi magari un po’ in credito con la fortuna. Ha fatto spallucce e è andato avanti: come sempre nella sua vita. Sono orgogliosa? No, sono solo la mamma di un figlio fantastico. Al di là di tutto, al di là di quello che fa in moto”.