Se c’è una cosa che è assolutamente chiara nella MotoGP che si prepara a fare a meno di Valentino Rossi è che una delle rivalità più forti nel paddock è quella tra Joan Mir e Marc Marquez. I due si sono scambiati qualche “cortesia” in pista e anche lo scorso anno, con l’otto volte campione del mondo che era a casa e non in pista, non sono mancati i confronti serrati, anche se a distanza. Eppure nei gran premi si cercano, si indispettiscono a vicenda, tendono a darsi fastidio e a rischiare qualcosa di più quando nel corpo a corpo c’è di mezzo l’altro e non un qualsiasi avversario del mucchio. Con Marc Marquez che sembra voler in qualche modo lavorare ai fianchi del campione del mondo in carica, quasi a mettere in chiaro un concetto: hai vinto solo perché io non c’ero.
Ieri, durante le qualifiche del GP di Misano, Joan Mir e Marc Marquez hanno aggiunto una puntata a quello che ormai è a tutti gli effetti un dissing a 300 km/h. “Tutti sanno che Marc è sempre alla ricerca di qualcuno a cui accodarsi in pista – ha detto il campione del mondo in carica – E’ assurdo che abbia sempre bisogno di una ruota per essere forte. Non lo so, è una cosa che faccio fatica a capire: come è possibile che un otto volte campione del mondo non possa fare il suo lavoro da solo e debba arrivare a fare tutto questo? Marc ama sempre giocare e basta, oggi ero io, quindi ho cercato di fare il mio lavoro, non mi interessa se ho qualcuno dietro, cerco di dare il mio 100% e lottare e lavorare per la gara”.
“Non credo che Mir possa lamentarsi e non mi sembra di averlo infastidito, ma trova sempre qualcosa da dire – ha subito replicato Marc Marquez – In MotoGP adesso è così, non capisco cosa ci sia da lamentarsi se non infastidisci nessuno. Per quanto mi riguarda, qui a Misano sono in una situazione critica, difficile e complicata. Devo decidere cosa fare in questa situazione: forzare o riposare. Ma i dottori insistono che devo continuare a spingere, controllare il dolore e l'irritazione ed è quello che sto facendo. Intanto stiamo sviluppando la moto e preparandola per il 2022. Non siamo così lontani”.