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Ecco perché Arthur alla
Juventus è il colpo dell’anno

  • di Fabio Fagnani Fabio Fagnani

29 giugno 2020

Ecco perché Arthur alla Juventus è il colpo dell’anno
Uno scambio quasi alla pari tra Juventus e Barcellona: da una parte Arthur che arriva e dall’altra Pjanic che se ne va. Il colpo della Juve però ha il sapore di futuro e di Champions League, mentre quello del Barca…

di Fabio Fagnani Fabio Fagnani

Ora è ufficiale, come si dice in questi casi. Arthur è un nuovo calciatore della Juventus. C’è un video che ritrae il brasiliano mentre tiene un discorso alla squadra blaugrana spiegando il perché dell'addio e che, comunque, fino alla fine della stagione giocherà e darà tutto per la maglia e i compagni, tanto che il mister Setién lo ha convocato per la partita di domani contro l’Atletico Madrid.

“Arthur darà tutto - dice Setién - per il Barcellona finché indosserà questa maglia”. Anche perché il centrocampista cresciuto calcisticamente nel Gremio ha da sempre voluto vestire la maglia del Barcellona e difendere questi colori. Suo padre, nel documentario “Tutto o niente – la nazionale brasiliana” presente su Amazon Prime Video, dice che Arthur - diminutivo di Arthur Henrique Ramos de Oliveira Melo (un altro nome, no?) da piccolo fingeva di essere un giocatore del Barcellona, era il suo sogno. Un sogno che ha realizzato presto perché all’età di 22 anni la squadra del presidente Bartomeu ha acquistato il giocatore del Gremio per 30 milioni di euro e oggi, dopo aver conquistato una Liga, una Supercoppa di Spagna e una Coppa America con la Selecao, lascia la compagnia di Messi, Suarez, Griezmann, Busquets, Piqué e De Jong. Proprio con quest’ultimo avrebbe dovuto, secondo alcuni, “replicare” la coppia Xavi-Iniesta tanto vincente, elegante e dominante. Ma Arthur era destinato alla Juventus.

La squadra bianconera ha voluto fortemente arrivare al talento brasiliano e pur di portarlo a Torino ha sacrificato un genio del campo come Miralem Pjanic che in questi anni, anche se tra qualche alto e basso, ha deliziato la platea juventina e non solo. Uno scambio che, sulla carta, vale 80 milioni di euro.

Un guizzo che sicuramente sistema i bilanci di entrambe le società - che di questi tempi è una grande ventata di aria fresca - visto che entrambi i giocatori sono stati acquistati dalle rispettive squadre intorno ai 30 milioni di euro. 

Arthur

Arthur sa impostare, sa fare la mezz’ala, sa fare le incursioni, insomma sa giocare a calcio e può imparare tantissimo con margini di miglioramento incredibili, Pjanic no.

Ma perché un classe 96 dovrebbe essere scambiato per la stessa cifra di un classe 90? Anzi, chiariamoci: per Arthur la società di proprietà di Agnelli pagherà 72 milioni più altri 10 legati al raggiungimento di bonus al Barcellona, mentre per Pjanic ne riceverà 65, circa. Quindi non è alla pari, ma quasi.

Perché? La differenza economica è motivata principalmente dall’età, dato che Pjanić ha sei anni in più, ma comunque sembra un affare a senso unico, a vederlo così, soprattutto considerando le ultimissime prestazioni dei due. Quindi, perché questo scambio? Difficile dirlo.

Sicuramente Arthur ha grande talento, ambizione e voglia di dimostrare il suo valore, ma perché lasciare Barcellona? E dall’altra parte perché il Barca ha accettato uno scambio alla pari vista la differenza di età e quindi di anni che rimangono da giocare a Pjanic?

Sicuramente il bosniaco si troverà bene in Catalogna. Si gioca bene al calcio, anche se il Tiki Taka è un concetto passato, superato e desueto. Ma rimane il fraseggio, gli scambi e la cura del pallone ad essere le uniche armi conosciute alla squadra blaugrana.

Il presidente Bartomeu era in cerca di giovani fuoriclasse da inserire in rosa per provare a dominare in europa e in Spagna come in passato. Questo scambio invece ha un sapore amaro, quasi incoerente perché è vero che Pjanic è subito pronto a fare la differenza, ma è vero anche che Arthur andrà a rinforzare, per tante stagioni (sulla carta il contratto della Juventus scade nel 2025) una rivale per la conquista della Champions League. Inoltre il brasiliano percepirà 5 milioni l’anno mentre Pjanic ne prende, oggi, 6,5. Un risparmio notevole, sempre a favore della Juventus, che si ritrova in casa un centrocampista “tuttofare”, perché Arthur sa impostare, sa fare la mezz’ala, sa fare le incursioni, sa fare l’incontrista, insomma sa giocare a calcio e può imparare tantissimo con margini di miglioramento incredibili, Pjanic no.

Del bosniaco abbiamo già visto il meglio e anche se è un bellissimo vedere, non c’è niente di nuovo da scoprire. Ad oggi, anche se Sarri in conferenza stampa ha appena dichiarato che “Pjanic va in una grande squadra, è un ragazzo intelligente e darà il 101% fino all’ultimo giorno - e ha aggiunto - È presto anche per parlare di Arthur, deve concentrarsi su altro, ma lo studieremo a fondo da qui a fine stagione”, la Juventus ha fatto un altro grandissimo colpo e non è finita, le voci insistenti del calciomercato ridanno vicino al ritorno a Torino, anche quest’anno, Paul Pogba. E un centrocampo così non può che vincere la Champions.

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