image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Cronaca Nera
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Sport

Ecco perché Carlos Sainz
non è un figlio d'arte come gli altri

  • di Giulia Toninelli Giulia Toninelli

6 febbraio 2021

Ecco perché Carlos Sainz non è un figlio d'arte come gli altri
Non è figlio di una leggenda, come Mick Schumacher. Ne di un uomo che nel proprio figlio sembra cercare le vittorie che non ha ottenuto, come Max Verstappen. Carlos Sainz è il più fortunato tra i tanti "figli d'arte" della Formula 1. Ecco perché

di Giulia Toninelli Giulia Toninelli

Nico Rosbeg lo raccontò a cuore aperto, dopo il suo ritiro dalla Formula 1, come l'ombra del padre Keke lo inseguì per tutta la sua carriera nel mondo del motorsport. Come a dirgli che anche lui doveva vincere un titolo, anche lui doveva dimostrare di essere un vero "Rosberg". Una pressione a cui non si pensa spesso, quando si guarda la strada "semplificata" degli figli d'arte in Formula 1. 

Entra dalla porta principale, tra conoscenze e sponsor assicurati, agevolati poi dallo storytelling della bella storia di passaggio generazionale facile da raccontare, meno da vivere. 

Lo sa bene Max Verstappen a cui è stato chiesto, fin da bambino, di vincere tutto quello che non vinse il padre Jos, pilota mediocre di un'epoca di fenomeni. Forse non glielo ha mai chiesto a parole, questo ce lo racconterà un giorno il Max più maturo, ma sicuramento lo ha fatto con i fatti. Un padre duro, competitivo, sempre presente, pronto ad abbandonarlo in autostrada dopo l'ennesimo errore stupido, fatto per foga, all'epoca dei mondiali kart. 

Lo sa bene anche Mick Schumacher, che nel padre vede un mito assoluto - come tutti noi - ma che sullo stesso cognome è chiamato a cercare di ripetere un impresa, condividendo lo stesso sogno dell'uomo che lo ha cresciuto. Appesantito ulteriormente poi, dall'ombra (e certamente anche dal dolore) che la condizione del padre porta con sé. 

20210205 161545562 2359

E gli esempi dei figli d'arte in Formula 1, come dei nipoti, dei fratelli o dei parenti più prossimi, potrebbe andare avanti a lungo. Da Senna a Piquet passando per Ralf Schumacher e Giuliano Alesi. Facile quindi chiamarli privilegiati perché, questo è vero, per loro entrare nel mondo del motorsport è stato più semplice che per altri, ma non così facile comprendere le loro difficoltà nel rapportarsi con figure conosciute, e con un paragone eterno a cui dovranno sempre rendere conto. 

In questo elenco infinito di grandi e piccoli figli del motorsport si inserisce anche Carlos Sainz, che con suo padre oltre al cognome, condivide anche il nome. Carlos Sainz Senior, leggenda spagnola del rally e tre volte trionfatore della Dakar, ha trasmesso al figlio Carlos l'amore per le quattro ruote, che si è però spostato sulle Formula - abbandonando il sogno rally - dopo un autografo di Fernando Alonso. 

La Ferrari nel cuore, l'onore e il privilegio di vivere i paddock da vicino, senza però la pressione di un padre che quel mondo lo conosce così bene da diventare primo consigliere e ultimo giudice. 

Papà Carlos per il giovane Sainz è sempre stato un amico, una spalla quando si trattata di lavoro, un collega quando c'era da divertirsi. E il fatto che Sainz Senior sia ancora in attività, terzo alla Dakar 2021 dopo averla vinta nel 2020 alla bellezza di 58 anni compiuti, rende il rapporto tra i due più equlibrato di molti altri. 

20210205 165830302 2050

Papà Carlos ha accompagnato il figlio a Fiorano, nei suoi primi giorni alla guida della Ferrari, ma nei box stava in un angolo. Ascoltava, guardva il figlio muoversi, parlava quando interpellato. Mai troppo presente, mai davanti alle scelte del suo ragazzo. 

Si dice che questa alchimia tra i due sia anche il segreto anche di una vittoria fondamentale per Sainz, quella del 2010 a Macao in Formula Bmw: i due Sainz avrebbero infatti percorso, alle primissime ore del mattino, l'intera pista a piedi, muniti di torce. A controllare tutto: curve, punti di staccata, possibilità di sorpassi ma anche tombini, avvallamenti, insidie nascoste. 

Un lavoro che papà Carlos ha imparato in anni e anni di rally e che ha insegnato al figlio, nonostante questo abbia scelto il mondo delle monoposto. Un lavoro di comprensione "alla pari" e di aiuto da collega, ecco forse che cosa differenzia il giovane Sainz da tutti gli altri figli d'arte della Formula 1. 

 

Tag

  • Carlos Sainz
  • Ferrari
  • Formula 1

Top Stories

  • "Io sono Rino: sono un uomo, sono italiano, sono cristiano": nasce la Nazionale "meloniana" di Gattuso, il nuovo allenatore degli Azzurri che riparte dai valori "Dio, patria e famiglia". Ma saprà anche vincere?

    di Gianmarco Aimi

    "Io sono Rino: sono un uomo, sono italiano, sono cristiano": nasce la Nazionale "meloniana" di Gattuso, il nuovo allenatore degli Azzurri che riparte dai valori "Dio, patria e famiglia". Ma saprà anche vincere?
  • Toni Nadal A BOMBA su Sinner, il crollo a Halle e il paragone con Alcaraz: “Carlos? Superiore nei momenti decisivi”. Poi sulla finale di Jannik al Roland Garros e le possibilità a Wimbledon…

    di Giulia Sorrentino

    Toni Nadal A BOMBA su Sinner, il crollo a Halle e il paragone con Alcaraz: “Carlos? Superiore nei momenti decisivi”. Poi sulla finale di Jannik al Roland Garros e le possibilità a Wimbledon…
  • Bertolucci a MOW: “Sinner? Spento e scarico a Halle, ecco perché Cahill era in piedi, ma tra lui e Zverev...”. Berrettini a Wimbledon? “Clinicamente è guarito, però...”. E su Musetti e l’infortunio…

    di Giulia Sorrentino

    Bertolucci a MOW: “Sinner? Spento e scarico a Halle, ecco perché Cahill era in piedi, ma tra lui e Zverev...”. Berrettini a Wimbledon? “Clinicamente è guarito, però...”. E su Musetti e l’infortunio…
  • TENNIS TOTALE CON PANATTA SU MOW: “Sinner e Alcaraz a Wimbledon? Jannik non ha cali mentali, ma Carlos quando è in alto fa cose incredibili. Zverev? Sembrava il predestinato, e invece…”. E sull’infortunio di Musetti e Berrettini...

    di Giulia Sorrentino

    TENNIS TOTALE CON PANATTA SU MOW: “Sinner e Alcaraz a Wimbledon? Jannik non ha cali mentali, ma Carlos quando è in alto fa cose incredibili. Zverev? Sembrava il predestinato, e invece…”. E sull’infortunio di Musetti e Berrettini...
  • Marc Marquez, altro pianeta: "Sono partito usando solo l'udito". Poi punzecchia Pecco Bagnaia: "Il vero rivale è mio fratello"

    di Tommaso Maresca

    Marc Marquez, altro pianeta: "Sono partito usando solo l'udito". Poi punzecchia Pecco Bagnaia: "Il vero rivale è mio fratello"
  • Aldo Grasso, i pallettari contro Sinner e la domanda: ma perché Tennis Heroes come Panatta e Bertolucci non ci sono in altri sport (vedi calcio)?

    di Giulia Sorrentino

    Aldo Grasso, i pallettari contro Sinner e la domanda: ma perché Tennis Heroes come Panatta e Bertolucci non ci sono in altri sport (vedi calcio)?

di Giulia Toninelli Giulia Toninelli

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Con Bastianini, Marini, Antonelli e VR46, il Team Avintia è “andorromagnolo” [VIDEO]

Con Bastianini, Marini, Antonelli e VR46, il Team Avintia è “andorromagnolo” [VIDEO]
Next Next

Con Bastianini, Marini, Antonelli e VR46, il Team Avintia è...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy