La SF1000 è nata male, costruita intorno a un motore (quello del 2019) poi ritenuto illegale e non utilizzabile. Carente quando si parla di power unit, imbarazzante nelle piste in cui conta di più la velocità, ma allo stesso tempo difficile da guidare in tutti i Gran Premi. E se all’inizio dell’anno - per quanto già sottotono - la situazione sembrava gestibile, in questi ultimi appuntamenti il quadro si è fatto più drammatico. La rossa fatica a stare al passo con le altre motorizzate Ferrari, con la Haas e l’Alfa Romeo spesso più veloci, e si trova in lotta con monoposto prima lontanissime come la Williams.
Ma perché la SF1000 sembra oggi ancora meno competitiva rispetto all’inizio della stagione? La risposta è più facile di quanto si creda: la Ferrari non sta portando in pista grossi sviluppi sulla monoposto. Mentre tutti gli altri si sono presentati ai Gran Premi italiani con piccole o grandi modifiche, dalle pance alle ali, la rossa arriva al Mugello con una sola novità: la livrea commemorativa dei 1000 Gran Premi. Ma perché? Si chiedono in coro i tifosi, gli appassionati e pure i telecronisti in televisione.
Nel 2020 sono stati reintrodotti i gettoni per lo sviluppo al fine di plafonare il potenziamento delle monoposto in questa e nella prossima stagione di Formula 1. A causa della pandemia infatti il nuovo regolamento è stato spostato al 2022 e nella prossima stagione le modifiche saranno lievi, quindi i team porteranno in pista pressoché le stesse macchine di quest’anno.
Sarà possibile sviluppare comunque il progetto? Sì, e qui entrano in gioco i famosi gettoni. Ogni scuderia ne avrà a disposizione due, per intervenire durante l’anno, e sceglierà in modo indipendente come usarli. Da qui il perché la Ferrari non sembra portare modifiche rispetto agli avversari che, gara dopo gara, fanno passi avanti che la rossa non fa.
Questa scelta però non giustica totalmente la mancanza di sviluppi della rossa. La Ferrari potrebbe infatti lavorare sull'aerodinamica della monoposto, che è libera e quindi non soggetta all'utilizzo dei famosi token.
La coperta è corta e tutto non si può fare, sembra quindi che a Maranello abbiano deciso di investire tutti gli sforzi su uno sviluppo futuro, sacrificando queste gare e portando in pista una macchina uguale alle precedenti, senza provare a lavorare sulle componenti libere.
Una scelta che sembra essere solo momentanea, come sostenuto da Leclerc nel post gara al Mugello: “Sono sicuro che il team stia lavorando moltissimo per portare upgrade, dopo è ovvio che devono capire quello che non va per farli, ma arriveranno degli upgrade a breve”.
Sarà una stagione lunga e difficile per chi la rossa la porta nel cuore e quasi sicuramente il prossimo anno non arriveranno soluzioni straordinarie. Lo stesso Elkann parla di 2022 e non di 2021, per sperare e credere che con i cambi di regolamento la ruota giri e quello che sembra un intramontabile dominio Mercedes giunga alla conclusione.