Difficile dimenticare, per i tifosi Ferrari, il Gran Premio di Canada 2019: la vittoria di Sebastian Vettel che diventa un secondo posto doloroso e impossibile da accettare a causa di una penalità su Lewis Hamilton, un traguardo che il ferrarista taglia per primo ma che regala la vittoria all'avversario della lotta mondiale.
Un giorno difficile da dimenticare però anche per l'ex pilota Emanuele Pirro, componente del collegio di commissari che decise di sanzionare Vettel in quel Gran Premio. Pirro venne aspramente criticato in televisione, nel corso della telecronaca di Sky Sport, dove in più di un'occasione quell'anno si parlò della sua rigidità dell'infliggere sanzioni, parole che lo buttarono involontariamente in pasto ai tifosi italiani e ai leoni da tastiera.
Oggi Pirro torna sull'argomento in un'intervista rilasciata a F1inGenerale: "Personalmente è stato un periodo molto brutto. I social media hanno dato tanta voce a gente che non è abituata ad averla e ragiona poco. Molte persone hanno ragionato con la propria pancia. L’analisi di questi duelli è molto più complessa di quanto si possa pensare, analizzare quei contatti ruota a ruota è davvero difficile. Inoltre gli appassionati di motori non hanno le conoscenze tecniche che hanno i tifosi di calcio. Per fare un esempio, l’attribuzione di un calcio di rigore è relativamente semplice. Nonostante ciò la decisione porta sempre a discussioni e litigi anche in televisione".
L'ex pilota romano prosegue spiegando come la stampa italiana abbia influito di questo caso mediatico: "La gente a volte ragiona con la pancia e non con il cervello. Anche gli organi di informazione, specialmente in Italia contribuiscono ad alimentare l’ignoranza delle persone, invece che prodigarsi nello spiegare la complessità tecnica di alcune dinamiche. Nel caso dell’episodio tra Vettel e Hamilton a Montreal, ogni volta che ho spiegato i motivi che hanno portato alla decisione della penalità, tutti mi hanno risposto: «Alzo le mani, non avevo pensato a questo ragionamento». Non tutti però possono essere esperti, c’è bisogno di qualcuno che ti porti a fare certi ragionamenti. È molto più difficile di quanto sembri".
Nonostante il periodo difficile, le insinuazioni e le calunnie Emanuele Pirro non si è mai fatto spaventare, restando uno dei volti della FIA tra i commissari di gara più conosciuti della categoria. E che ritroveremo, quest'anno, all'appuntamento con il Gran Premio degli Stati Uniti.