Enea Bastianini corre con il numero 33 perché la prima volta che è salito in moto aveva 3 anni e 3 mesi. È un prodotto straordinario dell’anima romagnola: generoso, sfrontato e passionale. Quando al talento ha saputo unire sacrifici, metodo e allenamento il titolo mondiale non ha tardato ad arrivare. Così Enea si è laureato Campione del Mondo Moto2 in una delle annate più combattute e difficili di sempre. Ne ha parlato con Lina Colasanto di Rimini Today, ecco i passaggi più interessanti dell’intervista.
La maggior parte dei piloti viene dalla sua zona, ha la sua stessa parlata e passioni in comune. E chi vuole fare sul serio si trasferisce lì, come hanno fatto Franco Morbidelli e Pecco Bagnaia, per citarne un paio. Per Enea essere cresciuto in un ambiente così legato ai motori ha avuto la sua importanza “è qualcosa che senti dentro di te. - spiega nell’intervista - Un’atmosfera che respiri, un’energia che vivi. Molti piloti sono emiliano romagnoli o del pesarese. Viaggio molto per lavoro e anche all’estero sanno che il Rimini è la capitale del motociclismo e sono sempre accolto con entusiasmo, spesso mi viene chiesto della mia città”. C’è anche la scuola, l’Istituto Professionale Alberti di Rimini, in cui Enea ha conosciuto altri piloti: “Il nostro preside Rossetti ci ha avuti tutti nella sua scuola, c’erano diversi giovani piloti come Mattia Casadei e Lorenzo Gabellini. Io ho scelto un indirizzo di meccanica e questo mi aiutava anche a stare sul pezzo nel mondo delle moto”.
Enea Bastianini è anche uno dei pochi piloti ad essere felicemente fidanzato e, dal lockdown di marzo, convive con la compagna Alice: “Siamo andati a vivere insieme nella zona della Darsena di Rimini e poi vedremo, abbiamo dei progetti. - racconta Enea - “lei mi sostiene moltissimo. E quest’anno mi ha anche regalato un portafortuna che ho portato sempre con me, devo dire che il suo lavoro lo ha fatto. È una scimmietta, si chiama re Luigi”.
Poi racconta di chi lo ha chiamato o gli ha scritto dopo il titolo vinto a Portimaõ: “Due telefonate proprio non me le aspettavo: una da Emis Killa, che è il mio cantante preferito (nonché grande appassionato di motori, ndr.) e sono stato davvero felice. E l’altra da Lapo Elkann, che si è congratulato e mi ha fatto i complimenti per aver portato in alto il nome dell’Italia in un momento così difficile”.
Enea racconta anche di come Paolo Simoncelli lo abbia aspettato in aeroporto per abbracciarlo e stare un po’ insieme dopo la vittoria. D’altronde l’ultimo romagnolo a vincere un titolo nella classe di mezzo era stato proprio Marco Simoncelli nel 2008, quando c’era ancora la 250. “Marco è uno dei miei piloti preferiti assieme a Casey Stoner, Valentino Rossi e Andrea Dovizioso. Prenderei qualcosa da tutti e quattro, sarebbe un bilanciamento perfetto”. Spiega Enea, che sul prossimo anno -quando salirà sulla Ducati del Team eSponsorama Racing- ha già le idee chiare: “se devo pensare a un sogno più che a una sfida vorrei essere io il rookie dell’anno, il pilota debuttante. Al momento in lizza siamo io, Luca Marini e Jorge Martin. Io voglio essere il più veloce”.
Bastianini poi è un grande amante della pesca, cosa che fa da quando era bambino “Anche se è lenta e meditativa, sotto alcuni aspetti si collega al mondo delle moto, perché in alcune situazioni ci vuole pazienza e bisogna aspettare il momento giusto. Poi amo fare attività fisica, andare in palestra ed in bici. Mi piace anche la musica: ascolto i Queen e i Linkin Park”.
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