Il sesto tempo di Fabio Quartararo al termine del lunedì di test di Misano Adriatico potrebbe istintivamente far gridare alla fatidica “luce in fondo al tunnel” della crisi tecnica Yamaha. 1’31”177 il best del Diablo nel corso pomeriggio lavorativo romagnolo, a mezzo secondo dalla miglior prestazione di Luca Marini. Così, mentre attendi il francese in sala stampa, ti immagini di vederlo contento, pimpante, con una luce diversa negli occhi. A fartelo credere, oltre al foglio dei tempi che scruti con attenzione, sono le tante novità portate in pista dalla Yamaha e i dati sulle velocità: con il nuovo motore Fabio ha fatto segnare una top speed di oltre sei chilometri più alta rispetto a quella del compagno di squadra Franco Morbidelli, che invece non ha provato il primo prototipo del motore Yamaha 2024. Luca Marini infatti, appena è venuto a conoscenza del dato, ha esclamato: “Cavolo, già Fabio va più veloce di Franco, così vola, vorrà dire che presto passerà anche me sul dritto (Luca fa ironicamente riferimento ai suoi problemi in accelerazione, ndr)”.
Quando il Diablo arriva al media debrief, tuttavia, gli entusiasmi si smorzano. Nessuna delle novità ha davvero entusiasmato il francese, che preferisce andarci cauto e fissa già l’obiettivo ai test di Valencia di fine novembre. Sul finale, Fabio parla del suo atteggiamento nei confronti della Yamaha, producendosi in un’inaspettata autocritica: “Ho solo provato il motore, l’aerodinamica e le nuove gomme Michelin. Ho parlato con Luca Marmorini (nuovo motorista di Iwata, ndr) prima di scendere in pista, ma non adesso. Tra due minuti avrò il meeting tecnico, ma ho preferito incontrare prima i giornalisti (ride). Per quanto riguarda il motore posso dire che mi aspettavo un feeling migliore da questi test, ma dobbiamo restare positivi e provare ad analizzare il tutto per migliorare a Valencia. Abbiamo forse trovato qualcosa per la parte finale della stagione, ad esempio un nuovo cucchiaio (appendice aerodinamica, ndr) sotto la forcella che penso avremo per la prossima gara. Credo che per il resto avremo bisogno di portare qualcosa di nuovo nei test di Valencia. Se il motore nuovo sia meglio o peggio dell’attuale? Non posso dirlo adesso, ho bisogno di provarlo di più ma come ho detto mi aspettavo meglio, il feeling è diverso ma mi aspettavo più potenza. Se le mie sensazioni sono migliori rispetto ai test dell’anno scorso qui? Non proprio, nel 2022 quando ho provato il nuovo motore sentivo che era un po' meglio ma oggi non ho sentito un miglioramento simile. Penso che in realtà dobbiamo migliorare un po’ dappertutto, ma il nostro problema è che quando il grip è alto il comportamento della moto cambia radicalmente. Oggi ho fatto 1’31”4 con quasi venti giri sulle gomme, e questo era praticamente il mio tempo di qualifica sabato. Sicuramente gli altri sono decisamente più veloci di noi, ma il gap cambia radicalmente a seconda del grip. Quando c’è tanto grip la nostra moto migliora di quasi un secondo, le altre non migliorano in questa maniera. Infatti penso che l’anno scorso abbiamo sbagliato in quest’area, perché qui spesso si migliora per merito della pista e dell’alto grip, non per la moto. Se sono troppo morbido con la Yamaha? Yamaha ha creduto in me quando ero in Moto2, il mio atteggiamento ad inizio anno è stato un po’ arrogante, forse più del dovuto, di certo siamo in un momento difficile ma entrambi, io e Yamaha, vogliamo lo stesso. Chiaramente è complicato, ma preferisco stare più calmo e provare a costruire qualcosa di positivo con tutti”.