Neanche il tempo di archiviare le dimissioni ufficiali (e già accettate) da team principal della Ferrari che si parla già del ritorno di Mattia Binotto in F1.
Questo anche perchè l'ormai ex uomo in rosso era ‘Managing Director Gestione Sportiva and Team Principal Scuderia Ferrari’. non trattandosi di un ruolo tecnico cambia tutto dal punto di vista del gardening leave. Tanto per intenderci si tratta del periodo di inattività che un dipendendte di una scuderia deve rispettare quando se ne va prima di poter iniziare a lavorare per una concorrente e proseguire così la propria carriera.
Mattia Binotto quindi dovrà restare a casa solamente sei mesi, come success ad James Allison dal luglio del 2016 al gennaio del 2017, ovvero il periodo che passo dalla separazione dalla Ferrari a quello dell'inizio dell'avventura in Mercedes. Poi sarà libero di firmare con chi vorrà e sembra che le offerte non manchino: su di lui ci sarebbero quattro scuderie, tra cui Alpine, Aston Martin e un top team.
Intanto è ufficiale chi non prenderà il posto di Mattia Binotto, ovvero Ross Brawn.
Il direttore generale e responsabile sportivo della F1, già protagonista in rosso nell'era Schumacher, ha infatti annunciato il suo pensionamento. "Ora è il momento giusto per me di ritirarmi".
"Abbiamo svolto la maggior parte del lavoro e ora siamo in un periodo di consolidamento. Ora la F1 la guarderò dal divano, esultando e imprecando come un tifoso, felice che lo sport abbia un futuro così fantastico. Ho amato quasi ogni minuto dei miei 46 anni di carriera e sono stato fortunato ad aver lavorato con molti grandi team, grandi piloti e grandi persone. Non avrei cambiato nulla".