Sembre eleganti, dai colori chiari e classici, un po' come lui. Il cavallino rampante, il ricordo di Schumacher, i colori della sua Germania. I caschi di Sebastian Vettel durante i sei anni di permanenza a Maranello raccontano molto del pilota e il confronto tra il primo e l'ultimo, quello che utilizzerà per la gara di domani, racchiudono un'era.
L'era del Vettel vestito di rosso, la storia del terzo pilota più vincente del Cavallino. Ripercorriamo quindi la sua storia attraverso alcuni dei suoi caschi più belli, indossati in pista in questi anni indimenticabili.
Il mio primo giorno in Ferrari
Il primo giorno di scuola non si scorda mai. Per Sebastian Vettel il primo giorno in Ferrari fu a Fiorano, per un test pre stagione con la F2012. Per l'occasione sfoggiò un casco con la frase: "29-11-2014, il mio primo giorno in Ferrari". L'inizio di un sogno per Vettel, che della Rossa è sempre stato un sostenitore, e allo stesso tempo la realizzazione del desiderio del Sebastian bambino: guidare per stessa scuderia del suo mito, Michael Schumacher.
Le dediche a Jules Bianchi e Niki Lauda
Tra i caschi più significativi del periodo di Vettel in Ferrari ci sono sicuramente quelli dedicati alla memoria di Jules Bianchi e Niki Lauda. Il primo, indossato per Il Gran Premio di Ungheria del 2015, portò Sebastian alla vittoria, con dedica speciale per il collega appena scomparso.
Il secondo invece venne realizzato in occasione del GP di Monaco 2019, a pochi giorni dalla scomparsa della leggenda della Formula 1 Niki Lauda. Il campione Ferrari è stato così celebrato dal tedesco, con un casco rosso dal design classico. Un ricordo personale del quattro volte campione del mondo che in quel fine settimana si unì alle grandi celebrazioni di tutto il circus.
In Ferrari per Schumacher, con Schumacher
Che Vettel si sia innamorato del Cavallino grazie al suo mito, Michael Schumacher non è certo un segreto. In pochi però sanno che il design classico del casco di Sebastian è in parte ripreso da quello che il Kaiser usava ai tempi dei suoi esordi nei kart.
Oltre a questa sottile celebrazione, in più di una occasione Vettel ha omaggiato Michael con caschi dedicati al suo ricordo e alle sue imprese da sette volte campione del mondo. Tra i più belli citiamo quello usato per il Gran Premio di Cina 2017 e quello sfoggiato quest'anno per il ritorno della Formula 1 al Nurburgring, per il weekend che avrebbe dovuto segnare anche l'esordio in pista del figlio di Michael, annullato causa nebbia.
Mick, che spesso ha ricordato l'aiuto di Sebastian in questi anni di avvicinamento alla Formula 1, è riuscito a scendere in pista proprio questo weekend ad Abu Dhabi, per una prima sessione di prove libere in cui ha - a sua volta - ricordato papà Michael con un casco molto speciale.
Col cuore a Monaco
Monaco è sempre una tappa speciale per la Formula 1. Sebastian Vettel nel Principato ha dato spazio alla creatività, mostrando sempre design particolari e bellissimi, in quello stile classico e d'altri tempi che caratterizza il Gran Premio di Monte Carlo.
Nel 2017, anno in cui vinse la gara con una doppietta Ferrari insieme al compagno di squadra Kimi Raikkonen, Vettel scelse un casco dal sapore vintage. Nella parte posteriore infatti possiamo ammirare un disegno del principato, con una vecchia Ferrari da Formula 1 su cui è ben evidente il numero di Sebastian, il cinque. A lato del disegno si uniscono tre bandiere: la Germania di Vettel, l'Italia della Ferrari e Monaco.
Bellissimi anche i caschi realizzati per il principato del 2018 e del 2019, anno in cui - come già detto - ricordò il pilota Niki Lauda.
Nella "sua" Italia
Quanto sarebbe piaciuto a Vettel riuscire a vincere a Monza? Lo scorso anno l'impresa - riportare la Rossa alla vittoria in terra italiana - è stata portata a termine dal suo giovanissimo compagno di squadra, forse siglando proprio lì il suo nuovo ruolo da prima guida in Ferrari.
L'amore di Vettel per l'Italia, per gli italiani e per la patria della sua Ferrari è stato celebrato in questi anni di permanenza a Maranello con i caschi sfoggiati dal tedesco a Monza. Tra i più belli ricordiamo quello del 2016: sulla parte superiore del casco possiamo vedere la parola cinque - il suo numero - scitto in italiano, mentre tutto il retro è coperto da una grande bandiera italiana, dominata al centro dal Cavallino.
Quest'anno la Formula 1 è però sbarcata nel nostro paese per ben tre appuntamenti, e Vettel ha celebrato il genio italiano anche al Mugello, in occasione dei 1000 Gran Premi della Rossa, con un casco dedicato all'ingegneria dell'auto, da Leonardo da Vinci a oggi.
Le ultime volte
A segnare la fine dell'era Vettel in Ferrari ci sono tre caschi, le tre ultime volte di Sebastian in rosso.
Il primo è quello di Singapore 2019: ultima vittoria del tedesco come pilota Ferrari. A Singapore Vettel ha sempre perso un po' del suo stile classico, regalandosi design luccicanti e divertenti, per un fine settimana in notturna che ben si presta a questo cambio di look. Tutti ricordiamo l'effetto del suo casco, tra i fuochi d'artificio che decretarono la sua vittoria, l'ultima in rosso.
Il secondo è quello di Turchia 2020: ultimo podio di Vettel. Un casco molto particolare, contro le discriminazioni, andato poi all'asta come unico casco del tedesco venduto (il ricavato ovviamente in beneficienza) del suo periodo in Ferrari.
Il terzo casco è quello che indosserà questo fine settimana, il casco del suo addio a Maranello. Vettel in questa occasione si è superato, con un omaggio al team e ai tifosi. Nella parte superiore del casco infatti è riportata la frase "grazie ragazzi", tipica dei team radio delle sue vittorie, e le lettere vanno a formare altre parole fondamentali di questi anni: Italia, Maranello, tifosi, Ferrari.
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