C’è chi ha chiamato in causa la sfiga, chi addirittura ha evocato il karma e chi ha sospettato che il troppo denaro che gira dietro un pilota che ha vinto otto titoli mondiali non consenta di dire tutta la verità e nient’altro che la verità sul suo stato di salute. E fin qui ci siamo. Qualche ricostruzione è stata un po’ fantasiosa, ma ci siamo. Poi, dalla Spagna sono giunte voci di possibili ulteriori complicazioni per Marc Marquez e alcuni giornalisti molto vicini alla famiglia del Cabroncito hanno fatto sapere che a rischio non c’è la carriera del pilota, ma proprio il suo braccio. Tanto che l’otto volte campione del mondo starebbe valutando un trasferimento in una clinica degli Stati Uniti e anche Honda ha inviato una sorta di “controllore” per evitare nuovi passi falsi nelle scelte dei medici che hanno in cura il 93. È una di quelle notizie che qualsiasi sportivo dovrebbe accogliere con disappunto, perché va bene il tifo, vanno bene pure le ricostruzioni fantasiose, ma quando c’è davvero di mezzo la salute non si scherza. Chiaramente, le notizie giunte dalla Spagna hanno fatto il giro del mondo e sono state riprese da diverse testate anche in Italia che poi, come si fa ormai da quando i social veicolano l’informazione, hanno postato i loro “pezzi” su Facebook, Instagram o Twitter. Risultato? La notizia non sta più nella brutta situazione che sta vivendo Marc Marquez, ma in quello che la gente riesce a pensare. E, purtroppo, pure a scrivere.
Casi isolati? Manco per sogno! Pensavamo che con la storia del karma, con quelli che ci godono per quanto sta accadendo all’otto volte campione del mondo, avessimo toccato il fondo. E, invece, l’impressione è che al fondo dobbiamo ancora avvicinarci. Perché oltre agli inqualificabili commenti, adesso sono uscite fuori pure le teorie del complotto. E sono in parecchi a sostenerle. Basta fare un giro sui social di qualsiasi testata giornalistica che ha riportato la notizia dell’infezione di Marc Marquez per accorgersi che al complotto ci credono in tanti. E anche uno solo sarebbe stato troppo. Ma qual è, nello specifico, il complotto su Marquez? È difficile pure da raccontare, ma ci proviamo: Marc Marquez è stato sabotato.
Così, in estrema sintesi, potrebbe rendere l’idea. Però se andiamo più a fondo nei vari commenti leggiamo addirittura che chi ha operato Marc Marquez, applicandogli una placca che poi si sarebbe rotta, lo ha fatto con il chiaro intento di rovinare la carriera del pilota e toglierselo di torno per sempre. Il tutto in nome di uno spettacolo che con il Cabroncito in pista sarebbe venuto meno, visto che non avrebbe avuto avversari per gli anni a seguire e che, quindi, l’interesse intorno al motomondiale sarebbe scemato.
Ora, la domanda che viene da farsi è: ma dove siamo arrivati? Sicuri che il problema dell’umanità sia il Covid19 se c’è gente che arriva a scrivere robe del genere? Già fanno sorridere, per chi è minimamente dentro al motorsport, le storie sugli pneumatici speciali e i piloti con la benzina migliore. Già fanno sorridere pure le giustificazioni da tifoso sugli insuccessi dei propri beniamini, ma davvero c’è qualcuno che arriva a penare che Dorna, o chi per essa, sia disposta a lasciare Marc Marquez senza un braccio e che medici e gli specialisti di assoluta fama abbiano sbagliato deliberatamente per restituirci un mondiale combattuto? Signori, va bene tutto, va bene pure che l’imbarazzante silenzio e l’altrettanto imbarazzante mancanza di chiarezza sul caso Marc Marquez ha potuto dare adito a ricostruzioni e pensieri sopra le righe, ma qua non si tratta più di trovare spiegazioni borderline, qua siamo fuori dalla grazia di Dio. Forse ha ragione Elon Musk: il futuro è su Marte!