Sembrano percorrere la stessa strada, Lewis Hamilton e Valentino Rossi. Due piloti diventati amici, due leggende che hanno ridisegnato la storia dei rispettivi sport. Uno, nove volte campione del mondo, arrivato nel 2015 a un passo dal decimo titolo mondiale, forse il più atteso, quello perso nel peggiore dei modi e mai dimenticato. L'altro, reduce dalla stagione più spettacolare della sua carriera, battuto all'ultimo giro dell'ultima gara per una decisione della Federazione che farà discutere a lungo, forse per sempre.
I loro avversari, giovani e terribili, uniti da una fame comune, da un desiderio di emergere che non fa i conti con niente e nessuno. E loro due, Lewis e Vale, immensi nei numeri, nei ricordi, nei record battuti, che escono sconfitti dallo scontro generazione.
Si assomigliano anche nell'amore del loro pubblico, Hamilton e Valentino, e in quel sostegno che i fans dimostrano di dare loro, nonostante le sconfitte: nel 2015 i social si riempirono dell'hashtag Io sto con Vale, una vera e propria campagna nata per sostenere Rossi e per schierarsi dalla parte dell'italiano, nel famoso campionato vinto da Jorge Lorenzo e nell'inizio della diatriba con Marc Marquez.
Quest'anno tocca a I stand with Lewis Hamilton, un hashtag che in queste ore sta spopolando su twitter e sugli altri social, nato nel 2020 per sostenere il britannico nella sua campagna contro il razzismo e il movimento Black Lives Matter, tornato ora virale con un significato diverso: io sto con Lewis Hamilton in questi giorni è il motto di chi prende le parti del sette volte iridato, sostenendo che la decisione della FIA sia profondamente ingiusta e il titolo assegnato a Verstappen non meritato.