La domenica di Monza sarà dura, e Daniel lo sa. Mantenere quella prima fila e salire sul podio non sarà una passeggiata ma lui, lì davanti, su una monoposto papaya che ha fatto la storia di questo sport, darà qualsiasi cosa per tirare fuori il meglio di sé. Del pilota che è, che è sempre stato e che sapevamo, nonostante l'inizio di stagione difficilissimo, che da qualche parte si nascondeva ancora dentro di lui.
Il Daniel Ricciardo distrutto in pista da un compagno di squadra più giovane, l'australiano che desolato scuote la testa tornando ai box senza l'ombra del sorriso a cui - per anni - ci ha abituati, ma anche il pilota che arriva ad affermare: "Forse sono semplicemente invecchiato".
Un Daniel che non riconoscevamo più e che, a Monza, ha lasciato spazio al ragazzo di cui tutti sono tifosi. Aggressivo in partenza, competitivo sulla lunga distanza, felice e allegro nel post gara. Ritira la medaglia, premio per i primi tre classificati della Sprint Race, e saluta i tifosi in italiano sopra al boato di chi non ha mai smesso, neanche per un attimo, di adorarlo.
Una rondine non fa primavera e un secondo posto in partenza non risolve tutti i problemi di un pilota che sta faticando enormemente in questo 2021 al fianco di un Norris sempre veloce, aggressivo e competitivo. Quello di Ricciardo però è un risultato che prescinde dalla gara di domenica, dai risultati e dai punti ottenuti. E' una consapevolezza nuova, un orgoglio ritrovato.
Non sta "semplicemente invecchiando" Daniel Ricciardo, e non è questo il momento per pensarlo. Un pilota che per tutta la vita si è trovato nel posto giusto ma nel momento sbagliato, che sarebbe potuto diventare un pluricampione del mondo, a questo punto della sua carriera potrebbe scegliere di dire basta. Un filo su cui lo vedevamo pericolosamente camminare, oscillando da una delusione all'altra, incapace di trovare una soluzione nonostante gli sforzi continui.
Questo weekend invece Daniel da quel filo è sceso e, comunque andrà, partirà là davanti a tutti, al fianco di Max Verstappen, ex compagno di squadra e amico di sempre. Una prima fila che ricorda un passato recente e lontano insieme, fatto di speranze per il futuro e storie ancora da scrivere.
Una prima fila che è tutta sua, del Daniel ritrovato. Di quello che speriamo di non dover lasciare più.