Fernando Alonso ha una debolezza. Il leone di Spagna, il più terribile e ingestibile tra i piloti moderni della Formula 1, ha ammesso di avere un tarlo, un buchetto nella corazza di un uomo che si è sempre mostrato più arrogante e difficile di quanto non fosse. È la debolezza di tanti campioni, quella di Alonso, una compagna di vita che attraversa anima e corpo di chi per lo sport ha vissuto da sempre, e per sempre di quello vorrebbe vivere. Solo che poi, dopo decenni passati in giro per il mondo ad inseguire successi, si arriva a dover fare i conti con l'età, il cambio generazionale, il tempo che passa. È la storia di Valentino Rossi, di Roger Federer, di tutti quelli che non hanno lasciato mentre erano all'apice della loro carriera ma che al contrario hanno scelto di inseguire una parabola che a un certo punto per forza di cose inizia a scendere.
Quella di Fernando Alonso, di parabola, è scesa a lungo prima di risalire. La sua sembrava essere una storia finita da tempo, da quasi un decennio: le scelte sbagliate, da delusione con Ferrari prima e con il ritorno in McLaren poi, la decisione di lasciare - di dedicarsi ad altro nel mondo del motorsport - e poi di tornare con Alpine, per inseguire un passato di vittorie sotto il segno di Renault. Sembrava tutto scritto, mentre Fernando scalpitava dentro quell'insicurezza che solo quest'anno ha raccontato ad alta voce: "Non so stare a casa - ha dichiarato durante un'intervista nella pausa invernale prima del ritorno in pista del 2023 - mi spaventa il futuro, il dopo. Il motorsport è ciò che ho sempre conosciuto e non riesco a immaginare un domani fuori da qui".
E ora che la parabola per lui è tornata a salire, con il grande e inaspettato successo dell'Aston Martin in questa stagione, per Alonso l'asticella di questa debolezza si sposta un po' più in là. Ci penserà in un altro momento, alla paura del suo domani. Ci penserà quando avrà finito con il suo sogno: ora nell'aria c'è la speranza di una nuova vittoria, la numero 33, e chissà magari anche una lotta mondiale nei prossimi anni. Sogna in grande, Fernando Alonso. Insegue quello che ha sempre voluto.
Eppure, tra le certezze di una vita dedicata al suo obiettivo, lo spagnolo si concede la speranza di qualcosa di più. Fernando ha un sogno grande, il più grande, e a raccontarlo è proprio lui: "Avere una famiglia è il più grande desiderio della mia vita" racconta di una recentissima intervista rilasciata al New York Times. Un figlio, un grande amore, qualcosa che sopravviva al tempo. Alonso apre così un secondo spiraglio e dopo aver raccontato della sua paura di una vita lontana dal motorsport questa volta racconta di quello che vorrebbe, di ciò che desidera per il suo domani.
Lui che anche nel privato è sempre stato impossibile da trattenere, con un matrimonio alle spalle e decine di relazioni, flirt confermati o presunti. Che con il suo essere così ci ha sempre giocato, che si è divertito e ha fatto divertire, ma che alla fine oggi, dentro di sé, non è più il ragazzo di un tempo. Ha le stesse ambizioni, la stessa fame sportiva, è vero. Ma sa di volere qualcosa in più e riesce ad ammetterlo. Agli altri e a sé stesso, perché il leone non vuole più solo la pista.