“Siamo entrambi nei cinque che potrebbero vincere il titolo mondiale – ha detto Zarco – Io ci credo davvero e la classifica, visto anche il nuovo format proposto da Dorna, dice che posso farcela. Certo, il favorito è ancora Pecco Bagnaia, ma nei cinque metto anche Fabio Quartararo e me. E poi non vedo affatto male Luca Marini e, soprattutto, Marco Bezzecchi, quel ragazzo va forte veramente. La verità, però, è che siamo tutti velocissimi e al di là di quello che dice oggi la classifica potrà succedere veramente di tutto”. Tra i favoriti del francese, quindi, non c’è Marc Marquez, con Zarco che spiega: “Il nuovo format ti permette di giocarti molti punti, ma se manchi qualche gara rischi di ritrovarti nei guai. Io non voglio fare come Marc Marquez a Portimao, anche se quello è il rischio che corriamo”.
In MotoGP ci sta praticamente da una vita, ma il Johann Zarco “edizione 2023” è un pilota totalmente diverso. Il personaggio, invece, è sempre lo stesso: sguardo da matto vero, stravaganze intellettualoidi e interviste mai banali. E’ stato così anche l’ultima volta che si è presentato davanti ai giornalisti, a Parigi, in occasione della presentazione del GP di Francia, partecipando a una conferenza stampa insieme all’altro pilota francese Fabio Quartararo.
Lo corrono tutti e lo corre lui in particolare, perché – ammette – ha un carattere molto emotivo e in sella non riesce a stare mai particolarmente rilassato. “E’ quello che sto cercando di imparare – ha spiegato – Voglio fare come Pecco, che ha quel modo lì di guidare che sembra totalmente rilassato e senza pensieri. Con quella disinvoltura riesce a fare con la Desmosedici tempi pazzeschi e cose che a noi che guidiamo la sua stessa moto non riescono. Poi è vero pure, però, che quella disinvoltura magari lo porta a sbagliare senza sapere il perché, come gli è successo anche domenica scorsa a Austin. Però è lui il riferimento, agli errori si può rimediare”
L’obiettivo, quindi, è fissato per Johann Zarco: “Ci giochiamo un sacco di punti ogni fine settimana, non devo fare errori e stare lì – ha concluso – Il fatto di non aver mai vinto in MotoGP non deve portarmi a esagerare, perché uno come me quando esagera finisce per cadere. Poi è chiaro che alla vittoria ci ambisco, magari proprio nel GP di casa, qui in Francia, anche se penso che il potenziale per vincere ci sia un po’ pee tutti i circuiti, ma la mia priorità deve essere un’altra adesso: lavorare sui miei punti deboli, per superarli, e sui miei punti forti, per renderli ancora più forti”.