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Jorge Lorenzo e quella prima volta in pista con Rossi: “Dopo il mio primo gran premio in MotoGP non pensavo che fosse battibile”

  • di Redazione MOW Redazione MOW

15 novembre 2021

Jorge Lorenzo e quella prima volta in pista con Rossi: “Dopo il mio primo gran premio in MotoGP non pensavo che fosse battibile”
Jorge Lorenzo ha ripercorso insieme alla Gazzetta dello Sport i momenti salienti vissuti insieme a Rossi durante le loro carriere, raccontando dei primi incontri, delle sfide in pista e della reazione avuta quando il Dottore ha annunciato il ritiro

di Redazione MOW Redazione MOW

”Lottare con Valentino con la stessa moto all’inizio della mia avventura in MotoGP é stata la prova più difficile che abbia mai affrontato – spiega Lorenzo - Lui era nel suo momento più alto in carriera, aveva molta più esperienza di me, arrivare al suo livello è stata dura. Lo rispettavo tanto, però
avevo un comportamento un po’ da sbruffone, ero molto giovane. Ricordo di avere dichiarato che non lo mitizzavo, perché se fai di qualcuno un mito, poi diventa impossibile batterlo – spiega il pilota spagnolo - Quelle parole non furono prese molto bene dai tifosi di Valentino, però lo pensavo davvero ed é una delle ragioni che mi hanno portato a iniziare così forte. E credo che all’inizio Valentino si fosse un po’ preoccupato di vedere che, pronti via, in Qatar un ragazzino di vent'anni era già davanti a lui. Vale era passato alle Bridgestone mentre io ero rimasto con le Michelin, e la sua squadra all’inizio faticava a capire come far funzionare al meglio la gomma posteriore. Poi ha vinto in Cina e ha iniziato a recuperare andando poi a prendere il Mondiale mentre io, cadendo in prova e facendomi male alle caviglie, iniziavo il mio calvario. Il ricordo più bello di quel 2008 è Le Mans, dove entrambi eravamo molto felici: lui perché aveva vinto, io perché dopo un’altra caduta in prova avevo rimontato, finendo 2°. Ero andato sul podio con le stampelle ma dovevo stare seduto: Valentino per fare la foto si sistemò sulle mie ginocchia. Con lui mi ricordo solo tre battaglie vere Montmelò 2009, Sachsenring nella stessa stagione e Motegi l’anno successivo, l’ha sempre spuntata lui. Nel corpo a corpo non l’ho battuto mai, era una bestia da domenica. Adesso smette provo tristezza. Anche se a 42 anni, l’annuncio del suo ritiro ha comunque sorpreso tutti, perchè pensi che non arriverà mai, però la legge dello sport vale anche per più grandi, calano le prestazioni e il tempo esce vittorioso, anche se è stato bravissimo ad allungare la propria carriera.” Per poi concludere: “Per giudicare chi sia stato Valentino, bisognerebbe fare una gara immaginari con tutti rivali che ha incontrato in questi 25 anni, e allora capiremmo bene che pilota sia stato”.
 

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