Per un attimo (forse qualche mese) ci ha pensato davvero a lasciare Ducati e magari accasarsi in Yamaha, nello stesso box di Fabio Quartararo e “buttando fuori” Franco Morbidelli. Ma adesso Jorge Martin sembra definitivamente rientrato dai ranghi e ormai parla sempre e solo da ducatista convinto. Non c’è da essere un fenomeno della MotoGP per rendersi conto che la Desmosedici è di gran lunga la moto migliore e è chiaro che, anche se l’avergli preferito Enea Bastianini per la squadra ufficiale gli brucia ancora, scendere da una Desmosedici oggi per salire su qualsiasi altra moto è un azzardo un po’ troppo presuntuoso, oltre che pericoloso. Tanto che ora Jorge Martin non perde occasione per legare il suo nome a quello del marchio di Borgo Panigale e proprio in occasione di un evento Ducati a Madrid è tornato a parlare del mondiale in corso.
“Io non posso dire – ha detto a Manuel Pecino – di non avere il pieno supporto da Ducati o di non essere trattato come un ufficiale. Ho i migliori materiali, la stessa moto degli ufficiali e anche gli aggiornamenti arrivano subito. E’ chiaro che non ho due moto e quindi posso provare solo un nuovo componente alla volta e non posso occuparmi dello sviluppo, ma mentirei se dicessi che sono come un qualsiasi altro pilota privato”. Insomma, in Pramac sta bene e non soffre le differenze di trattamento rispetto a Enea Bastianini e Pecco Bagnaia, con Jorge Martin che ha anche a disposizione – come tutti gli altri piloti Ducati – i dati dei suoi colleghi.
“Ho scoperto che Pecco quasi sempre riesce a frenare quasi fin dentro la curva – ha detto Martin – fa qualcosa di straordinario. In passato, confrontando i dati, lui riusciva a frenare anche trenta metri dopo di me. Ho accorciato questo gap, provando a fare come lui, e un po’ ci sono riuscito, ma non posso fare esattamente quello che fa lui perché finirei per snaturare le mie caratteristiche. E’ chiaro, comunque, che Pecco è il riferimento su come va guidata la Desmosedici, poi ognuno di noi deve adattare a se stesso quello che fa Bagnaia per non perdere i propri punti di forza”.
Esaltare i punti di forza e provare a mettere un freno ai difetti è esattamente ciò che Jorge Martin sta facendo, con il giovane spagnolo della Ducati che sta lavorando principalmente sul suo atteggiamento in pista. “Devo imparare – ha spiegato – a correre con maggiore intelligenza, a sapermi anche accontentare quando serve. Alla fine penso che correre con la testa sia importante. Ma penso che se arrivo tra i primi cinque o i primi quattro a metà stagione, la seconda parte sarà il mio punto di forza. E penso che non solo le piste alla fine dell'anno siano migliori per me, ma anche che sarò in grado di aumentare il ritmo. Potrò fare la differenza”.