I tifosi della Ferrari iniziano ad essere preoccupati (oltre che arrabbiati) dopo il Gran Premio di Monaco, l'ultimo di una serie in cui le cose non sono andate per il verso giusto per Charles Leclerc e Carlos Sainz, il tutto mentre al contrario Max Verstappen e Sergio Perez hanno iniziato non a caso a volare.
Per il fare il punto della situazione, la Gazzetta dello Sport ha chiesto un parere in merito a tre grandi ex come Gerhard Berger, Cesare Fiorio ed Eddie Irvine.
L'austriaco in particolare ha commentato la scelta di non sacrificare lo spagnolo per aiutare il monegasco: "Non sarebbe stato sportivo, dopo solo sette gare Carlos legittimamente sogna di poter vincere il campionato, non è troppo distante dalla vetta, giusto non frenarlo".
"Credo che la Red Bull sia generalmente più abile a reagire durante la gara - ha invece commentato Cesare Fiorio - dobbiamo ricordarci che il Mondiale l’anno scorso ad Abu Dhabi non lo ha vinto Max Verstappen ma il suo muretto che con la safety car lo ha richiamato ai box, montandogli la gomma più tenera per consentirgli di attaccare Hamilton. Christian Horner e i suoi da questo punto di vista hanno qualcosa in più".
Di parere opposto infine Eddie Irvine: "E' più semplice azzeccare i pit stop quando insegui, soprattutto in quelle particolari condizioni, mentre quando sei al comando è più facile commettere errori. Ma dobbiamo anche ricordarci che se Sainz non avesse incontrato dei doppiati avrebbe vinto la gara. Credo che sia stata solo una questione di sfortuna. Certo, quello che è capitato, va analizzato con cura per essere sicuri che non si ripeta".